Il mio vecchio blog (2008 – 2015)
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#UnfuckGreece – Il gallo di Asclepio e il sapore della cicuta
Il muro del Parlamento greco si tinge di rosso mentre cala il tramonto. Bisogna aspettare le prime proiezioni, verso le 8 e mezzo, per iniziare a vedere i sorrisi di quei pochi presenti in Piazza Syntagma a quell’ora, circondati dal fumo dei venditori di gyros e mezedes. La polizia è lontana dagli occhi, ma è…
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#Greferendum – La guerra dei topi e delle rane
La Gigantomachia è la guerra mitologica tra i Giganti e gli dei dell’Olimpo per la supremazia del Cosmo. Con toni “decisamente” minori anche oggi la Grecia è di fronte a una grande sfida, caricata e pompata con aspettative epiche. Ma stavolta il conflitto non è per il potere, ma per la sopravvivenza Se l’esito delle…
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10 mesi di Miur: una corsa nel fango
“Deve essere stato bello lavorare al Ministero!” Questa è stata la frase più ricorrente degli ultimi giorni. Bello. Una parola così soggettiva, così ambigua, così vaga. Un caleidoscopio di significati che spesso non definisce niente. Avrei potuto rispondere con un sorriso finto, “sì, è stato bello”, e vedere la rassicurazione negli occhi dell’interlocutore di fronte…
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Obama 2012: dalla poesia alla prosa. La speranza lascia il posto al sorriso.
Change.Tutto iniziò così. In tanti ci credevamo quattro anni fa, quando l’America ha eletto un Presidente che con le sue parole faceva sognare il mondo intero. La crisi economica aveva iniziato a mordere da poco e ancora non potevamo immaginare gli effetti devastanti che avrebbe causato. Ma in molti pensavano che Obama c’avrebbe salvato, conducendoci…
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5 – Mangiarsi gli stereotipi: tu vuò fà l’italiano?
“Italiano? Ahhh, pizza, spaghetti, mandolino, mafia!”. Molte sono le storie che narrano le gesta e l’epica degli italo-americani. Da quando sbarcavano a Ellis Island, di fronte a Miss Liberty, la statua della libertà, con una valigia di cartone legata con un piccolo spago, fino alle storie dell’ultima serie tv di successo come “I soprano”, che…
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Ciambelle americane per togliere l’amaro che ho in bocca
Avevo promesso di non occuparmi di politica italiana per tutto il periodo della mia permanenza negli States, nonostante ogni mattina durante colazione legga la rassegna locale e nazionale. Ma ieri non me la sono sentita di restare in silenzio e ho postato un messaggio su Facebook, per chiarire alcuni passaggi di un’intervista che parla del…
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6 – American Life – Born down in a dead man town
Dove eravamo rimasti? Born down in a dead man town, The first kick I took was when I hit the ground You end up like a dog that’s been beat too much Till you spend half your life just covering up Questa è la prima strofa di Born in the USA, una delle canzoni che…
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L’arruginimento della politica spettacolo: il presente triste di Romney vs il futuro utopico di Obama
Piccola pausa dalle avventure/disavventure di viaggio. Si torna a parlare di politica. Puntuali come le Olimpiadi, ogni 4 anni in America si svolge il rito delle convention. I due partiti maggiori (ma anche gli unici), Partito Democratico e Partito Repubblicano, si radunano in grandi impianti e inaugurano de facto la campagna elettorale, anche se in…
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3 – La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia e la seconda come farsa – Una valigia, uno spago e il disperato bisogno di un tetto
Canzone da ascoltare: Hotel California Central square, Cambridge, Boston area. Questo è il primo contatto con la vera realtà americana. Una piazza che non ha l’apparenza della piazza, ovvero è solo un crocevia tra due delle arterie stradali più grandi della zona. Il tempo è uggioso, ma non è freddo. Siamo sempre al 15 di…
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2 – Il primo stereotipo non si scorda mai – L’arrivo in America
Canzone da acoltare: America di Gianna Nannini Odio gli stereotipi. Non ti permettono di vedere la realtà per come è, nella sua varietà e diversità. Noi italiani poi siamo le prime vittime: non c’è posto nel mondo dove non abbia sentito il classico “italiano pizza, spaghetti, cappuccino”, a volte condito con epiteti ancora più crudeli…