Allarme, allarme…qualcuno nel PD s’è svegliato!

Bravi!Bene!Bis! Trova la mia più completa soddisfazione l’uscita di 50 parlamentari  del PD che chiedono una riduzione del loro stipendio a favore della creazione di un fondo per i disoccupati. Il taglio delle indennità (e forse anche del vitalizio e delle pensioni) coinvolgerà deputati, senatori, europarlamentari e consiglieri regionali (cercando di coinvolgere Presidenti di Provincia e Sindaci di grandi città). Il ricavo complessivo si potrebbe aggirare sui 6 milioni di euro, una piccola somma di fronte all’enormità della crisi, ma un grande segnale, per nulla populista o demagogico, di fronte ai cittadini. Sarebbe uno di quei segnali che l’elettorato si aspetta su un tema molto sensibile, quello dei privilegi dei politici, in un periodo di grossa crisi del lavoro. Un’idea che rilancia la volontà di dare un assegno ai disoccupati, cresciuti di numero in manera esponenziale negli ultimi mesi. Ottime le parole di Boccia (PD):“Non possiamo chiedere sacrifici se non siamo i primi a farli, altrimenti perderemo ogni credibilità”. Un segnale riformista, giusto, disinteressato, che farà riflettere chi considera gli schieramenti  politici tutti uguali. L’innovazione che uno non si aspetta, il colpo mancino a sorpresa.

Io non l’avrei mai richiesto, ma apprezzo il fatto che sia stata una proposta spontanea. Vediamo se il partito la segue e la supporta, per evitare che diventi un’altra ottima idea buttata nel dimenticatoio. Chissà se anche noi possiamo fare qualcosa come amministrazione locale e svegliarci dal sonno agitato che ci ha avvolto.


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