Noi siamo Debora

Da Sabato sui blog e sui social Network un video sta scaldando i cuori e la mente dei Democratici. L’intervento di Debora Serracchiani all’Assemblea Nazionale dei Circoli, 39 anni, di Udine ha sconvolto l’establishment e la dirigenza con un intervento duro e graffiante, pieno di critiche argomentate ed esempi pratici. Sono contento che sia stato un bel discorso e che abbia ravvivato la discussione nel Partito Democratico. Eppure io non mi sono entusiasmato. Debora ha parlato dei problemi del partito, ma non ha detto niente di nuovo. Ho già sentito analisi simili nel mio circolo, nella mia città, parlando con la gente, alle diverse riunioni che facciamo (molto spesso autoreferenziali).  Se la dirigenza presente, in questo caso Franceschini, si meraviglia allora è vero che c’è un forte distacco tra la famosa “base” e i  vertici nazionali. Poteva benisssimo venire al nostro Circolo di Pratale e avrebbe sentito la stessa analisi, le stesse critiche, la stessa delusione e anche la stessa voglia di reagire, di ripartire, di sacrificarsi ancora. Io credo che molti avrebbero voluto essere Debora, per poter parlare col Segretario, così apertamente, francamente cercando di fargli capire quali sono le vere preoccupazioni di chi si sta sacrificando , molte volte per niente, per far crescere questo partito. Spero che finalmente abbiano capito che solo ascoltando la “base” del partito e chi ci crede veramente possiamo finalmente tornare ad essere una forza riformista e democratica. La chiave di volta sono i circoli. I circoli intesi come pluralità di singoli, di persone  che con le loro emozioni, le loro idee, i loro sogni e le loro lamentele rendono il partito umano e più bello da “vivere”. I circoli non devono essere chiamati solo quando c’è da organizzare un evento per una manifestazione o una campagna elettorale, ma devono essere consultati per le grandi scelte programmatiche. Noi non abbiamo paura di votare per quello in cui crediamo. Vedranno che dopotutto non siamo così divisi come ci vogliono far credere. Ascoltiamo i circoli, mettiamoli in contatto tra loro; Internet ci insegna che solo attraverso la relazione e la condivisione della conoscenza possiamo davvero migliorarci. Non c’è niente di più bello che sapere che una tua iniziativa ha portato benefici in un altro circolo d’Italia.

E se qualcosa cambierà nel Partito, se veramente cominciaranno a promuovere una politica decentrata e relazionale, un pochino lo dobbiamo anche grazie a lei. Tutti noi dobbiamo diventare Debora.


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