Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, il 30 Aprile, abbiamo votato un ordine del giorno che aveva come tema i problemi derivati dagli esuberi della Saint Gobain. E’ stato un documento condiviso da tutti, votato all’unanimità e per questo ha molto valore. E’ la nostra risposta alla notizia degli esuberi che vuole portare avanti la Saint Gobain, circa 70 lavoratori licenziati.
Visto l’accordo sottoscritto nell’Aprile del 2007 dal Sindaco di Pisa, Paolo Fontanelli, dalla Saint Gobain Italia e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori, nel quale, fra l’altro, a fronte di una variante urbanistica che ha consentito alla stessa azienda di vendere un terreno precedentemente destinato ad attività produttiva, la Saint Gobain si impegnava, formalmente, a continuare ad investire sul territorio pisano attraverso la costruzione di un nuovo forno float e la realizzazione di nuove linee produttive. Tale accordo ha consentito alla Saint Gobain il recupero di risorse dalla parte ad ovest dell’Aurelia non più utilizzata a fini industriali con l’impegno della stessa Saint Gobain a mantenere la produzione su Pisa. Ma purtroppo i patti non sono stati rispettati e la chiusura del forno float ne è la prova.
In vista dell’incontro dell’ 11/5 con il Ministro dello Sviluppo Economico il consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta Comunale a proseguire i colloqui con la Saint Gobain per ottenere il rispetto degli accordi sottoscritti, soprattutto per quanto riguarda l’investimento relativo al nuovo forno float e lo sviluppo delle innovazioni annunciate e concordate che, in prospettiva, darebbero alla città di Pisa la certezza della permanenza dell’azienda francese sul nostro territorio per un lungo periodo di tempo;
a monitorare costantemente, attraverso un tavolo stabile con l’azienda, lo stato di realizzazione degli accordi, in particolare per quanto riguarda la realizzazione del nuovo forno float, affinchè con tale investimento si possa garantire anche i posti di lavori dell’indotto;
a trovare, partendo dal dialogo instaurati con la Saint Gobain e con le organizzazioni sindacali, una nuova metodologia di supporto alle aziende presenti sul territorio con la quale garantirne lo sviluppo locale, soprattutto nell’aiuto all’accesso ai finanziamenti regionali ed europei legati alla Ricerca e Sviluppo, che permetta alle stesse aziende di poter investire sul valore aggiunto dell’innovazione, per mantenere la competitività anche nei confronti di altre realtà avvantaggiate da un inferiore costo del lavoro.
Questa è stata la nostra risposta corale a un problema che colpisce 70 famiglie, in un periodo già aggravato dagli effetti della crisi economica. Questo è quello che possiamo fare. Ora la palla passa al Sindaco, sperando che si arrivi ad una vittoria.
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