Attenzione! Attenzione! La stagione di caccia è aperta. Ma quest’anno la preda non è un povero uccellino o una succulenta lepre, bensì la specie più pregiata: l’uomo (clandestino ovviamente).
“Chiunque fosse a conoscenza della presenza sul territorio comunale di immigrati clandestini è pregato di comunicarlo con tempestività al sindaco, all’ufficio di polizia municipale o all’ufficio anagrafe del Comune per i necessari atti conseguenti. Grazie della collaborazione”. Firmato: l’amministrazione comunale.
Con queste parole a San Martino dall’Argine, mille e ottocento abitanti a 25 chilometri da Mantova, nel comune con la più bassa percentuale di immigrati di tutta la provincia (meno del 5%), la giunta leghista ha iniziato la caccia.
Ovviamente non è stato ancora segnalato nessuno, ma il partito di Bossi ha dimostrato ancora una volta di mettere in pratica le sue idee xenofobe agli antipodi della tradizione cristiana che profetizza accoglienza e tolleranza. Poi magari sono gli stessi che vogliono il crocifisso in classe, ma questa è un’altra (cruda) storia.
Questo continuo sdoganamento di politiche di esclusione e di intolleranza, dove l’immigrato è sempre bollato come criminale, mina alla lunga l’opinione pubblica, facendo passare inosservate iniziative che solamente qualche anno fa avrebbero fatto sollevare gran parte della popolazione.
Dopo l’operazione “white christmas”, che ha chiaramente ricevuto i complimenti del Ministro degli Interni Maroni, ora la ” caccia di San Martino”. E dopo? Ormai mi aspetto di tutto….
Più non faremo niente di fronte a questi atti ignobili, più sarà difficile ricostruire la società che vogliamo: aperta, moderna, inclusiva. L’unico modello che alla lunga può garantirci un futuro solidale e sostenibile.
Mi fa schifo farlo, speravo di non arrivarci, ma vorrei porre una semplice e banale domanda,: pensate che togliendo tutti gli immigrati clandestini abbiamo risolto i problemi del paese?
Riflettere.
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