Il consigliere comunale non dispone di denaro da amministrare direttamente e quindi non ha grande capacità propositiva. Ha funzioni di indirizzo politico-amministrativo che esprime in atti, quali risoluzioni e ordini del giorno, contenenti obiettivi, principi e criteri ai quali deve conformarsi l’attività dell’ente. Il consiglio comunale indirizza l’attività dell’ente con atti fondamentali aventi carattere normativo, programmatorio, pianificatorio, organizzativo, negoziale e gestionale. Gli atti fondamentali contengono l’individuazione degli obiettivi e delle finalità da raggiungere, le risorse e gli strumenti dell’azione e le prescrizioni da osservare.
Il consigliere comunale vigila sulla qualità dell’espletamento dei servizi dell’amministrazione e sul rispetto dello statuto e dei regolamenti. Il suo programma è lo stesso di quello presentato dal partito al momento dell’elezione. Può però intervenire se alcuni punti del programma non vengono rispettati. Alla fine della legislatura c’è da fare una sintesi sul contributo effettivo portato all’amminsitrazione della città. Per questo mi sono dato degli obiettivi da seguire che possono essere modificati durante tutto il mandato, integrandoli, eliminandoli o aggiungendone di nuovi
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