Dire qualcosa di sinistra

Matteo Renzi non piaceva alla sinistra. Il suo passato di boy scout in un’associazione cattolica, la militanza nel partito popolare, le sue posizioni sull’aborto e su altri temi etici non aiutavano certamente. Era stato bollato come amico dei preti, come mangiacomunisti e nella rossa Toscana questo poteva costargli cara. Matteo ce l’ha fatta, è stato eletto sindaco di Firenze, anche se è dovuto passare dalle insidie del ballottaggio (forse anche per una parte di elettori democratici che non l’hanno votato per le dicerie sul suo conto). Ora Renzi va giudicato per le sue azioni, non per il suo passato. In meno di 6 mesi ha già fatto molto, ma l’ultimo provvedimento è molto significativo: creare un Fondo di garanzia per il sostegno nel pagamento del mutuo della casa, in caso di difficolta’ economiche, a 100 giovani coppie, sposate o conviventi di fatto. Sì, il Fondo sarà quindi aperto anche alle coppie gay conviventi. Un provvedimento che unisce tematiche diverse: politiche giovanili, economiche e lotta alla discriminazione. Una cosa di sinistra.

Ancora una volta  contano i fatti, le parole lasciamole al partito dell’amore.



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