Glossario

Per facilitare la collaborazione inserisco qui alcune spiegazioni sulla funzione e scopo dei documenti:

– Mozione

La mozione è un testo sottoposto al voto in una assemblea elettiva (Camera, Senato, Consiglio regionale, ecc.) teso ad indirizzare la politica del Governo (o della giunta, nel caso degli Enti locali) su un determinato argomento.
È quindi il principale strumento dell’attività di indirizzo politico degli organi rappresentativi nei confronti del potere esecutivo (nel caso del Comune la Giunta)

– Ordine del giorno

Ordine del Giorno ha due significati molto diversi:
1 Nel primo caso Ordine del Giorno significa elenco degli argomenti da discutere durante una riunione
2 Nel secondo caso si chiama OdG un documento che il Comune approva per impegnarsi a mettere in pratica le proprie idee e per stabilire come farlo.

– Interpellanza

L’interpellanza è una domanda per iscritto che uno o più consiglieri rivolgono al Sindaco o alla Giunta per conoscere le ragioni o le intenzioni della politica governativa su questioni rilevanti e di interesse generale. Attraverso l’interpellanza si mira ad ottenere o esplicitare la posizione del Sindaco e della Giunta su questioni determinate. Viene discussa in aula, con la presenza del Sindaco o di un rappresentante della Giunta

L’interpellanza viene introdotta da relatore e se la risposta  non è soddisfacente l’interpellante può presentare una mozione avente lo stesso oggetto e allo scopo di provocare una discussione ed un voto da parte dell’assemblea, il cui significato politico starà poi al Sindaco e alla Giunta valutare.

– Interrogazione

L’interrogazione è la domanda che uno o più consiglieri rivolgono alla Giunta nel suo complesso o a un singolo assessore per essere informati sulla veridicità di un fatto o di una notizia e sui provvedimenti che il Comune intende adottare o ha già adottato in merito.

La domanda viene formulata per iscritto e la risposta della persona interpellata potrà essere in forma scritta o orale secondo quanto richiesto dal consigliere interrogante che indica pure se intende ottenere risposta in Commissione o in Aula.

La Giunta ha la facoltà di non rispondere alla singola interrogazione indicando però il motivo. Una volta ottenuta la risposta l’interrogante può a sua volta replicare per dirsi o meno soddisfatto.

La differenza con l’interpellanza consiste nel fatto che l’interrogazione viene usata per ottenere mere informazioni su un fatto specifico mentre si ricorre all’interpellanza quando si vuole avere spiegazioni e informazioni su questioni che riguardino comportamenti o intenzioni – quindi l’indirizzo politico – della Giunta. In sostanza la seconda ha un peso politico maggiore e – anche per questo – viene svolta solo in Aula.


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