Mentre in Inghilterra scoprono il delicato gioco delle alleanze politiche, con tutto quello che ne comporta, è proprio sulle coalizioni che un redivivo Veltroni attacca il segretario. Dal palco di Cortona, dove la “minoranza” Area Democratica si è riunita, l’ex segretario critica le scelte di Bersani su alleanza con l’UDC e partito pesante.
Nel suo attacco al Segretario Veltroni usa queste parole:
In questo partito, nel centrosinistra, c’è bisogno di più solidarietà. C’è bisogno che tutti ci si senta di più una squadra. C’è bisogno che ci sia quella idea comune, quella partecipazione comune ad un disegno.Noi dobbiamo tutti quanti insieme superare personalismi, divisioni, protagonismi. Dobbiamo recuperare anche quell’orgoglio, quella forza, quella determinazione e quel guardarsi negli occhi e riconoscersi e sentire che si vivono le stesse ambizioni, le stesse emozioni.Una sola cosa: non bisogna tornare indietro, non venga mai in nessun momento la tentazione di pensare che c’è uno ieri migliore dell’oggi.Però l’ultima cosa politica che voglio dire è questa: non chiedete ha chi verrà eletto dopo di me, non chiedetegli con l’orologio in mano, di ottenere dei risultati. Io non lo farò. Non fate al mio successore ciò che è stato fatto a me.
Questo non è il discorso tenuto a Cortona, ma il giorno dopo le sue dimissioni il 18 Febbraio del 2009. Le minoranze ci devono essere quando non si condivide la linea programmatica del partito. Purtroppo Area Democratica sembra solo una minoranza basata sulle persone, creata dopo la sconfitta al Congresso. Veltroni ha detto che serve più coraggio. Concordo e per questo chiedo alle “minoranze” coraggio nel proporre l’alternativa, nuovi stimoli e nuove idee che vanno oltre la forma partito e che vogliono incidere su tutti gli aspetti della società. Non sia mai che ci troviamo d’accordo su qualche cosa. Io nel frattempo vado oltre.
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