Leggendo i giornali di ieri sembrava che la decisione di chiudere i Lungarni la sera sia stata un fallimento. Un sondaggio di Confcommercio, effettuato su un campione di 100 tra bar e ristoranti, afferma che il 90% degli intervistati è contrario alla chiusura notturna del centro e denunciano anche un vistoso calo degli utili (oltre il 30%). Mi sono allora domandato se il calo non sia colpa dell’aumento dell’offerta; con nuovi bar e nuovi locali che aprono ripetutamente è normale che la concorrenza possa far diminuire i profitti a qualche esercente. Oppure mi sono chiesto se potrebbero essere gli ultimi colpi di coda di una crisi economica che tarda ad allontarsi e che sta colpendo con violenza l’euro e i mercati finanziari europei.
Poi ho continuato a leggere il giornale e improvvisamente la risposta è apparsa ai miei occhi, relegata in un articolo di secondo piano, tra gossip e notizie inutili. Come ho fatto a non averci pensato prima! Eppure da settimane stiamo imprecando contro un nemico “scivoloso” e “sfuggente”: la tanto detestata pioggia, che ha trasformato Pisa in una piccola Londra. Questo Maggio sta risultando quello più piovoso da vent’anni: “nei primi 15 giorni sui territori delle province toscane sono caduti mediamente 132 millimetri d’acqua, il 109,3% in più rispetto alla media storica delle precipitazioni registrate in questo mese dell’anno.”
Ma anche questo straordinario fatto metereologico può essere sicuramente imputato all’amministrazione comunale. D’altra parte non diciamo sempre: Piove, governo (locale?) ladro!
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