Pur essendo in Inghilterra mi giungono triste notizie dalla mia città. Da più di un mese è stata occupata una palazzina in Via Marsala a Riglione. L’edificio è privato, sfitto da molto anni. Già in consiglio comunale avevamo discusso e deliberato su questa vicenda, auspicando una mediazione tra le parti. Ma la situazione sta degenerando e i sostenitori degli occupanti stanno facendo fallire ogni possibile soluzione: prima offendendo il nostro Vice-capogruppo Walter Ceccarelli, per altro molto sensibile al problema, colpevole di non fare niente (ma non è ancora chiaro con quali “poteri” possa cercare di fermare lo sgombero) . Ma ancora peggio sono riusciti a fare ieri sera, aggredendo il sindaco con spintoni e offese. Non sono a conoscenza dei dettagli , ma esprimo solidarietà al primo cittadino che si sta impegnando direttamente per le sorti degli occupanti di Via Marsala. Non è con le urla e la violenza (verbale e non) che possiamo far valere i nostri diritti. Quello che è successo è inaccettabile e vergognoso. Il dissenso si può esprimere in molti modi, ma quando sfocia in aggressione si fa presto a passare dalla parte del torto e si rischia di instaurare un clima di tensione e odio che mina la pace sociale della città.
Rimane il problema degli occupanti di Via Marsala. Questo il comunicato del gruppo consiliare del PD primadell’aggressione di ieri sera:
Quando nelle nostre città vediamo camionette della polizia ed agenti in tenuta antisommossa è un brutto giorno ed una sconfitta per la democrazia e per tutti coloro che credono nel confronto civile. Il Partito Democratico, nel caso dell’occupazione di via Marsala, ha sostenuto il tentativo dell’Amministrazione Comunale di trovare possibili soluzioni che evitassero uno sgombero forzato. La traccia è stata segnata dal documento promosso dal Pd insieme ad altri gruppi consiliari nel Consiglio Comunale del 15 aprile. Da allora vi è stata una serie di tentativi di sbloccare la situazione, in particolare da parte degli assessori al sociale ed alle politiche abitative, e alcune risposte positive sono anche arrivate, pur nella assoluta ristrettezza dei tempi. Chi ne ha i requisiti potrebbe accedere in tempi rapidi ad un alloggio di edilizia pubblica. Ma c’è un limite oltre il quale non ci si può spingere: il rispetto della legalità ed il non poter interferire con l’operato della Magistratura. L’autonomia dei giudici non è un valore che si può invocare solo in certi casi a seconda del tornaconto personale o politico, ma vale sempre e comunque. Di fronte all’indisponibilità della proprietà di rinunciare all’azione giudiziaria intrapresa, la politica non ha spazi di azione se non chiedere che si attenda lo sviluppo di un dialogo che però non può essere improntato alla rigidità ed avere tempi indefiniti. I margini per una soluzione positiva ci sono ancora ma certo non è con comportamenti come quelli tenuti nella giornata di ieri con i vergognosi insulti al nostro vice capogruppo Valer Ceccarelli, che si dimostra la volontà di mantenere la porta aperta al dialogo. Il gruppo consiliare Pd esprime la sua vicinanza al consigliere Ceccarelli che ha lavorato in prima persona alla stesura del documento approvato in consiglio. La nostra azione non cambierà di una virgola nonostante i tentativi di intimidazione: Pieno sostegno ad una soluzione condivisa e pacifica per le famiglie occupanti lo stabile di via Marsala, interventi strutturali per intervenire sul disagio abitativo, come le nuove realizzazioni di edilizia pubblica promosse da questa amministrazione e il rilancio dell’Agenzia Casa il cui regolamento andremo a votare quanto prima in consiglio, ma rispetto sempre e comunque della legalità e delle regole di rispetto reciproco.
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