Giovedì scorso non ho partecipato al Consiglio Comunale per motivi di lavoro (sono in Inghilterra al momento) e la mia assenza mi ha permesso di non assistere a un episodio veramente brutto e vergognoso. Una settimana fa la marina militare israeliana ha assaltato nella notte una nave del convoglio Freedom Flotilla, organizzato dalle ong internazionali e diretto verso Gaza. Fonti israeliane dicono che ci sono stati almeno una decina di morti. Secondo Manolo Luppichini, uno degli attivisti italiani della Freedom Flotilla, nel blitz dell’esercito israeliano “ci sono stati almeno 19 morti e parecchi cadaveri sono stati buttati in mare”. “Diversi morti nei bagni uccisi con un colpo alla nuca, sono stati colpiti dagli elicotteri che hanno sparato raffiche di mitra dall’alto”.
Un massacro inutile e oscuro che richiede una trasparente e veloce inchiesta internazionale per restituire giustizia ed eventualmente condannare i colpevoli e i mandanti di questi omicidi. A seguito di questi episodi, durante le comunicazioni del consiglio comunale, il nostro capogruppo Ranieri Del Torto chiede un minuto di silenzio per le vittime della nave Freedom Flotilla,un “gesto che al di là delle posizioni politiche sul merito del conflitto arabo-israeliano, sottolineare la grande preoccupazione del consiglio comunale e di tutta la città per quello che è accaduto contro una delegazione internazionale di organizzazioni non governative, e la volontà che siano accertate le responsabilità”.
Tutti si aspettavano un’ampia condivisione, ma improvvisamente il gruppo consiliare del PDL si alza dagli scranni ed esce dall’aula, volgendo la schiena ai morti , senza dire niente o lasciare commenti.
Un gesto vergognoso che non ha scusanti, fuori da ogni concetto di dignità umana. Dov’è il rispetto dei morti? Dov’è la sensibilità di dimenticare le proprie convinzioni politiche di fronte a una tragedia? Che valore danno alla vita umana? Esistono forse persone di serie A e persone di serie B che possono morire tranquillamente? Eppure sono quelli che condannavano (giustamente) chi urlava ” 10,100,100o Nassyria”.
Non si chiedeva di firmare un documento di solidarietà o di appoggio alla comunità palestinese, solamente di ricordare chi ha dato la vita mentre cercava di migliorare quella degli altri. Aiutare gli altri. Un pensiero molto distante da questa destra, capace solo di alimentare odio, rancore ed egoismi.
Ma dal Partito dell’Odio non posso aspettarmi niente di meglio, visto anche come Feltri ha orribilmente intitolato la pagina del “Giornale” il mattino dopo gli scontri:
In un momento come questo riesco a focalizzare un solo obiettivo che mi spinge a lottare e a andare avanti: far sì che la società italiana non diventi come loro (troppo tardi?)
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