Sulla Nazione di oggi c’è una notizia relativa al possibile inserimento degli stalli blu nella zona di Pratale. La proposta nasce dopo un’assemblea del partito avvenuta qualche mese fa. I cittadini della zona a gran voce hanno richiesto provvedimenti per rimediare al parcheggio selvaggio effettuato dai pendolari che lasciano la macchina nel quartiere per raggiungere la città a piedi approfittando dell’assenza dei posti blu. Allora la proposta era di creare stalli a pagamento nella zona per razionalizzare il parcheggio, lasciando almeno 3 permessi a residente per chi ne ha diritto. Una soluzione che privilegiava i residenti e la viabilità di Pratale. Inoltre il quartiere ha visto da poco la riqualificazione del bellissimo acquedotto mediceo, con la realizzazione di una pista ciclabile che corre su entrambi i lati. Questo restauro ha portato all’impossibilità di parcheggiare sotto gli archi, ponendo fine allo scempio delle macchine selvagge. Nel paese della cultura si pensa che una decisione come questa incontri solo pareri favorevoli. Invece sul giornale fa orrore leggere che “le cose sono peggiorate da quando il Comune ha tolto la sosta sotto gli archi dell’acquedotto, quella sì era una zona utilizzata dai pendolari e lì le auto non davano fastidio a nessuno”. Noi abbiamo sanato un abuso, non tolto un diritto. Finalmente dopo anni passati ad aver visto l’acquedotto utilizzato come garage privato noi abbiamo finalmente liberato gli archi! Abbiamo dato la possibilità di apprezzare una bellissima risorsa da troppo tempo in stato di degrado. Abbiamo svelato nuovamente un patrimonio della città e vederlo degradato a parcheggio fa capire come gli interessi dei singoli troppe volte prevalgono sul benessere e la bellezza della collettività. È come dire mettere la macchina negli archi del Colosseo per risolvere il problema del parcheggio in centro a Roma. Follia.
Credo ancora nella validità della proposta degli stalli blu in Pratale, sempre rilasciando permessi gratuiti ai residenti della zona, per ottimizzare e razionalizzare la mobilità, spingendo i pendolari ad andare a parcheggiare all’inizio di Via Pratale o in Via Paparelli ed usufruire dei mezzi pubblici.
Discutiamo se portare avanti questa proposta o lasciare tutto com’è, ma per favore lasciamo in pace l’acquedotto, finalmente libero, e godiamoci questa bellissima risorsa, monumento alla splendida storia di Pisa.
Pratale e il Colosseo
da
Tag:
Lascia un commento