MOVITI (MoveOn)

Ieri a Torino alla Festa Democratica grande appuntamento/seminario su “Argomenti, parole e strumenti per vincere le elezioni“, organizzata dal solito Civati. Guest star Trevor Fitzigibbon, fondatore di MoveOn. Questo simpatico americano è esperto di “elettori di sinistra delusi o persino disgustati dalla politica”, quelli che negli Stati Uniti si sono sempre astenuti o hanno votato candidati di protesta, decretando per anni la sconfitta dei democratici. Quello che sta succedendo da tempo in Italia. Trevor  ha creato MoveOn, movimento slegato dai partiti, che oggi conta 5 milioni di iscritti ed è stato motore della vittoria democratica di Obama. Sfruttando il web e i nuovi strumenti come i social network è stato il primo a sperimentare le microdonazioni online, raccogliendo 58 milioni di dollari per la campagna presidenziale.  Insomma, diciamo che di mobilitazione e attivismo ci capisce.

Ieri, all’ombra della bellissima Mole, ha dato dei consigli preziosi da seguire assolutamente se vogliamo recuperare “gli sfiduciati”, rilanciare la nostra azione e vincere le prossime elezioni, in qualsiasi mese esse siano.

Ecco un estratto del suo intervento finale:

Il PD deve collaborare strettamente con le associazioni impegnate attivamente sul territorio, dargli supporto logistico e materiale, mescolarsi continuamente per generare sempre più consenso. L’importante è avere tutti i dati raccolti durante le iniziative e  e organizzarli tramite Internet e Mobile. Siamo riusciti a battere McCain dominando il territorio, andando nelle Università, chiedendo contatti, bussando alle case, telefonando alle nostre liste. Siccome dopo l’11 Settembre il nostro approccio moderato e razionale al terrorismo non riceveva spazio sui media tradizionali abbiamo creato il nostro sito web di informazione: l’Huffington Post (ndr oggi seguito al pari dei giornali cartacei). Blog per dare voce ai progressisti, ha iniziato a far paura ai grandi network e testate giornalistiche, che hanno iniziato a coprire le nostre stesse notizie. I media tradizionali sono morti, a meno che non si alleino con i nuovi. Adesso abbiamo  una ricchezza di modi per parlare in modo indipendente dai governi, dalle aziende, dalle Borse. I social network sono un’arma potente per l’informazione e l’educazione, sono uno strumento civico.
Se in Italia i media sono in mano ai conservatori avete bisogno di trovare una nuova via per far esplodere il vostro potenziale. Siate creativi. Lavorate con band musicali, come è stato fatto per Obama, dove abbiamo coinvolto i Black Eyed Peas, i REM, gli U2. Date voce a chi non ce l’ha, ascoltate i giovani e date spazio alla loro creatività. Se siete chiari vi ascolteranno e si trasformeranno in potenziali attivisti. In questo modo avrete una grande chance di cambiare. L’ importante è spezzare il muro dell’ indifferenza”.

Quando ci si MOVE anche noi?


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