Niente da fare. Non ci riesco. Ci provo con tutte le mie forze, ma fallisco ogni volta. Ho provato a dimenticarla, a auto-convincermi che non è la persona giusta. Disperato mi sono rifugiato dentro casa mia, dalla mia “sposa” e ho ascoltato con piacere e gioia il suo comizio finale del 12 Settembre. Ho applaudito fino a spellarmi le mani, con forza, pentendomi di aver dubitato per un attimo della mia “fede” e della mia scelta. Un discorso alto, che esce dal politichese, la voglia di guidare l’Italia verso una nuova storia. Proposte semplici, ma fondamentali per uscire dalla crisi sociale, economica e culturale. Un discorso che è piaciuto ai militanti e che ha ci ha restituito una speranza, per “risvegliarci e rimboccarci le maniche”. Anche se la “base” non aveva mai smesso..
Non credo che le parole del segretario siano state recepite dai “delusi” e dagli “astenuti”. In tempi televisivi, dove il messaggio si deve comunicare in tempi brevissimi, il comizio è troppo lungo per appassionare e convincere le persone della bontà di un progetto. Occorre pazienza, costanza e credibilità. Quella che è venuta a mancare pochi giorni dopo, quando le divisioni interne hanno davvero dato un aiuto a Berlusconi e affossato enormemente la fiducia nel partito. Meno 6% dice oggi un sondaggio di Repubblica…
E quando ti senti nuovamente tradito sei emotivamente fragile e cerchi di riempire il vuoto e il senso di smarrimento con chi ti risveglia interesse, passione e voglia di fare. La sposa noiosa, petulante, soporifera non ti basta più e in cerca di emozioni ritrovi l’ amante perduta, quella che dovevi dimenticare, quella che hai fatto sparire per amore della “ditta”.
Sì lo ammetto. Dopo aver visto questo video di Lucci che intervista Vendola, mi sono fatto tante domande, quell’incertezza che avevo provato a nascondere è riesplosa. Parole semplici come: “la sinistra è libertà intrecciata all’eguaglianza” mi hanno scaldato. Sono solo parole ho capito, ma sono fatto così. Al contrario di Vendola io non sono nè comunista, nè gay, nè cattolico, ma con quest’amante ho molti più punti di contatto che con la mia “sposa”. Almeno so quello che vuole.
Restando in termini di metafore, sono sempre convinto del mio “matrimonio” e dalla sua prospettiva futura. Ma non si va avanti per inerzia. Per favore, fatemi innamorare nuovamente della mia sposa.
Lascia un commento