Gli eventi del Giugno Pisano sono un bene prezioso che la città offre a tutti, gemme che contribuiscono alla ricchezza culturale e al mantenimento delle tradizioni. Specialmente negli ultimi anni abbiamo assistito a un rilancio delle manifestazioni storiche che hanno riportato una grande voglia di partecipare, di stare insieme, di recuperare un senso di collettività e facendo dimenticare egoismi e insofferenze.
Da due anni vinciamo la regata delle Repubbliche Marinare, piccola rivincita sulla storia, segnale che lo sport pisano può dare ancora molto in termini di qualità e potenziale.
Abbiamo una Luminara sempre più splendida, con più di centomila lumini che fanno risplendere i Lungarni di un’aura magica, quasi sacrale. Per una delle notti più belle dell’anno, Pisa si mette il suo vestito migliore, sempre pronta ad accogliere una marea di gente, anche da fuori città.
Il Palio di San Ranieri ha il suo pubblico di cultori e tifosi, anche se secondo me resta penalizzato dall’orario.
Il Giugno Pisano si chiude con il Gioco del Ponte, la nostra punta di diamante, che quest’anno è stato visto da almeno trentamila spettatori. Vedere il corteo storico alle luci del tramonto, le tribune gremite, i Lungarni pieni, gli effetti scenici, le “battaglie” sul carrello, è uno spettacolo senza eguali nel mondo. Una manifestazione così bella e particolare eppure ancora troppo snobbata dai Pisani e dai turisti.
Ma questi eventi non potrebbero essere realizzati senza le centinaia di persone appassionate ed entusiaste che spendono gran parte del loro tempo per la buona riuscita di queste manifestazioni storiche. In un clima esasperato dai tagli e dalle difficoltà economiche, che non ci permettono eccessivi voli di fantasia, abbiamo assolutamente bisogno di loro, pilastri fondamentali che reggono l’intera organizzazione. Senza non possiamo costruire niente, non possiamo gettare le basi per rilanciare le nostre proposte e rendere gli eventi ancora più coinvolgenti e spettacolari
Sembrerà prematuro parlare del Giugno Pisano 2011 adesso, che siamo appena entrati nell’Autunno, ma per godere delle bellezze offerte dalle manifestazioni storiche, tanto apprezzate dalla cittadinanza, i “passionari” devono essere già al lavoro. O meglio, bisognerebbe metterli in condizione di operare al meglio, trasformando la loro passione in azione concrete e risolvendo le questioni insolute. Ci vogliono palestre funzionali, sedi per pianificare l’organizzazione, strumenti decisionali e chiarezza e condivisione nelle scelte. Altrimenti il patrimonio culturale e sociale che molti danno per scontato rischia di perdersi e svanire, privando la città di un bene collettivo.
Avendo fatto parte del Comitato del Gioco del Ponte, ora sciolto, conosco i molti problemi che questi “passionari” devono affrontare, ma come consigliere comunale capisco che in questa situazione drammatica per i bilanci degli enti locali bisogna razionalizzare le spese, per non tagliare i servizi. La via migliore, come sempre, è quella del dialogo e della sincerità, per trovare insieme soluzioni alternative alla mancanza di risorse, sfruttando l’enorme potenziale ancora inespresso. Solo condividendo il percorso possiamo ottenere nuovo slancio e rinnovato entusiasmo per rendere sempre più bella la città che amiamo e gli eventi che la animano e la rendono viva e speciale.
Da due anni vinciamo la regata delle Repubbliche Marinare, piccola rivincita sulla storia, segnale che lo sport pisano può dare ancora molto in termini di qualità e potenziale.
Abbiamo una Luminara sempre più splendida, con più di centomila lumini che fanno risplendere i Lungarni di un’aura magica, quasi sacrale. Per una delle notti più belle dell’anno, Pisa si mette il suo vestito migliore, sempre pronta ad accogliere una marea di gente, anche da fuori città.
Il Palio di San Ranieri ha il suo pubblico di cultori e tifosi, anche se secondo me resta penalizzato dall’orario.
Il Giugno Pisano si chiude con il Gioco del Ponte, la nostra punta di diamante, che quest’anno è stato visto da almeno trentamila spettatori. Vedere il corteo storico alle luci del tramonto, le tribune gremite, i Lungarni pieni, gli effetti scenici, le “battaglie” sul carrello, è uno spettacolo senza eguali nel mondo. Una manifestazione così bella e particolare eppure ancora troppo snobbata dai Pisani e dai turisti.
Ma questi eventi non potrebbero essere realizzati senza le centinaia di persone appassionate ed entusiaste che spendono gran parte del loro tempo per la buona riuscita di queste manifestazioni storiche. In un clima esasperato dai tagli e dalle difficoltà economiche, che non ci permettono eccessivi voli di fantasia, abbiamo assolutamente bisogno di loro, pilastri fondamentali che reggono l’intera organizzazione. Senza non possiamo costruire niente, non possiamo gettare le basi per rilanciare le nostre proposte e rendere gli eventi ancora più coinvolgenti e spettacolari
Sembrerà prematuro parlare del Giugno Pisano 2011 adesso, che siamo appena entrati nell’Autunno, ma per godere delle bellezze offerte dalle manifestazioni storiche, tanto apprezzate dalla cittadinanza, i “passionari” devono essere già al lavoro. O meglio, bisognerebbe metterli in condizione di operare al meglio, trasformando la loro passione in azione concrete e risolvendo le questioni insolute. Ci vogliono palestre funzionali, sedi per pianificare l’organizzazione, strumenti decisionali e chiarezza e condivisione nelle scelte. Altrimenti il patrimonio culturale e sociale che molti danno per scontato rischia di perdersi e svanire, privando la città di un bene collettivo.
Avendo fatto parte del Comitato del Gioco del Ponte, ora sciolto, conosco i molti problemi che questi “passionari” devono affrontare, ma come consigliere comunale capisco che in questa situazione drammatica per i bilanci degli enti locali bisogna razionalizzare le spese, per non tagliare i servizi. La via migliore, come sempre, è quella del dialogo e della sincerità, per trovare insieme soluzioni alternative alla mancanza di risorse, sfruttando l’enorme potenziale ancora inespresso. Solo condividendo il percorso possiamo ottenere nuovo slancio e rinnovato entusiasmo per rendere sempre più bella la città che amiamo e gli eventi che la animano e la rendono viva e speciale.
Marco Bani
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