Ieri, leggendo la cronaca locale, due notizie mi hanno colpito. La prima era che un gruppo di ragazzi travestiti da supereroi, in pieno Venerdi’ sera, hanno lanciato messaggi positivi come ” Un mondo pulito, una vita migliore” o “Usa il cestino, non il vicolino”, utilizzando scope e granate pe ripulire Piazza Garibaldi dall’incivilta’ di chi butta per terra bicchieri di plastica, mozziconi e altro.
Accanto a questo articolo la notizia di 50 attivisti di Rebeldia che hanno pulito il giardino di Via Vittorio Emanuele, adiacente all’Arpat, sottraendolo all’incuria e al degrado.
Stiamo assistendo a un nuovo risveglio del senso civico? Gruppi di cittadini finalmente hanno capito che lamentarsi non basta e che e’ necessario passare all’azione? C’e’ finalmente un’inversione nella cultura menefreghista della citta’?
Non lo so. Dietro ai Supereroi c’e’ una brillante regia di marketing, mirata alla promozione di un evento e Rebeldia vuole ingraziarsi gli abitanti del quartiere, gia’ sul piede di guerra dopo aver scoperto la possibilita’ di spostare il cartello delle associazioni presso l’ex Asnu.
Ma alla fine quello che conta e’ il risultato. In un periodo dominato dal poco rispetto per le citta’ questi piccoli segnali di educazione civica possono migliorare la consapevolezza nei riguardi dell’ambiente e del vivere urbano. Invece di proteste o manifestazioni, per lo piu’ fini a se stesse, queste due notizie dimostrano che con creativita’ e un minimo di impegno si puo’ ottenere molto: consenso, pubblicita’ e ottimismo. Perche’ l’impegno civico e le azioni di riqualificazione urbana sono esempi positivi, modelli di una societa’ migliore, che possono essere facilmente trasmessi e assimilati dalle nuove generazioni. Basterebbe una migliore comunicazione e un approccio culturale diverso. E perche’ no, anche un briciolo di fantasia.
La citta’ ringrazia.
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