Vieni via con me, una boccata d’ossigeno nell’asfissiante palinsensto della tv generalista, ci ha regalato altre perle d’autore. Tralasciando la bellissima e struggente storia d’amore tra Piero e Mina, due segretari di partito sono stati chiamati a elencare i valori della destra e della sinistra. In quest’epoca dettata dalla mancanza di ideologie e di certezze, caratterizzata da una politica che ha smarrito la bussola e il futuro, è bello sentire che possiamo lottare ancora per qualcosa. Avete notato quanto si assomigliavano i due discorsi? Merito, buon governo, immigrazione, uguaglianza, diritti, lavoro. Potenzialmente destra e sinistra dovrebbero tendere verso un’Italia migliore e rendere possibile questa fantomatica alleanza che va da Fli a Vendola. Cosa ci contraddistingue allora? Le proposte concrete e le persone. Come aumentare l’uguaglianza, come promuovere il merito, come comportarsi con gli immigrati. Proposte chiare ed efficaci possono distinguerci e valorizzarci nell’orbita dei valori elencati da un impacciato ma deciso ed emozionato Bersani. Perchè non siamo uguali alla destra, anche se spesso bisogna ribadirlo con forza.
Inoltre servono le persone. Bello il discorso di Fini, condivisibile in molti punti. L’opposto della destra di oggi praticamente. Peccato se siamo arrivati a questo punto è anche grazie a lui e al suo appoggio a Berlusconi da 15 anni. Mi dispiace, ormai anche lui ha perso credibilità. Avanti un altro.
Ma il Fini di ieri su Rai3 è quello che ha governato con Berlusconi negli ultimi anni?
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