Giovedì scorso abbiamo avuto la gradita visita del movimento 5 stelle di Pisa. Premetto che è sempre un piacere vedere persone e cittadini che si presentano ai consigli comunali. Vuol dire che qualcuno ogni tanto si interessa della vita istituzionale del proprio comune, che ha voglia di seguire e dare un contributo. Purtroppo si è verificato uno sgradevole episodio: i ragazzi del movimento volevano filmare la seduta del consiglio comunale, ma non avendo ottenuto l’autorizzazione sono stati invitati a fermare la registrazione. E’ stato un attacco alla trasparenza? E’ stato compiuto un abuso?
Purtroppo nel regolamento comunale non c’è traccia di come agire in questi casi. Italia oggi dice:
Ai sensi dell’art. 38, comma 7, del Tuel (Testo unico enti locali), le sedute del consiglio comunale sono pubbliche, salvo i casi previsti dal regolamento. La disposizione va letta nel senso che, in linea generale, deve essere consentito al pubblico di assistere alle sedute consiliari dalla postazione riservata al pubblico. A fronte di detto principio, si pone la pertinenza al presidente del consiglio dei poteri al medesimo attribuiti dal successivo art. 39, comma 1, di direzione dei lavori e delle attività del consiglio, ove è compresa ogni facoltà strumentale alla garanzia del regolare svolgimento delle sedute e a tutela delle prerogative dell’organo assembleare medesimo. Rileva altresì richiamare l’attribuzione al consiglio di un’autonomia funzionale e organizzativa, prevista dall’art. 38, comma 3, nel senso che l’organo ha potestà di disciplinare, con apposite norme regolamentari, ogni aspetto attinente al funzionamento dell’assemblea. È nell’ambito delle norme interne dell’ente locale, tra i profili relativi alla disciplina dello svolgimento dell’adunanza, che dovrebbero rinvenirsi anche disposizioni sulla possibilità di registrare il dibattito e le votazioni con mezzi audiovisivi da parte degli uffici di supporto all’attività di verbalizza-zione del segretario comunale (art. 97, comma 4, lett. a) del Tuel), dei consiglieri comunali, dei cittadini ammessi ad assistere alla seduta e degli organi di informazione radiotelevisiva. In assenza di esplicita previsione regolamentare, l’ammissione alla registrazione può essere regolata, caso per caso, dal presidente del consiglio proprio nell’esercizio dei richiamati poteri di direzione dei lavori dell’assemblea, in stretta correlazione alle esigenze di ordinato svolgimento dell’attività consiliare. Il presidente del consiglio comunale, pertanto, potrà di volta in volta valutare se ammettere la videoregistrazione, anche in relazione all’oggetto dei lavori previsti all’ordine del giorno per la specifica occasione.
La presidente del Consiglio ha agito come l’ultima volta si è verificato lo stesso problema: due anni fa Pisanotizie volle riprendere la seduta senza nessuna autorizzazione da parte del consiglio e venne stoppata. In seguito, dopo una richiesta approvata dalla presidenza e dai capigruppo, è stata abilitata a riprendere qualsiasi momento dell’attività consiliare e può entrare anche nello spazio riservato agli amministratori.
Durante la seduta del consiglio è stata chiesta l’autorizzazione da parte dei ragazzi del movimento, ma un gruppo politico, il PDL, si è opposto vanificando la possibilità di ripresa. Mi auspico che nel secondo passaggio, quello nella conferenza dei capigruppo, si possa procedere all’autorizzazione, per dimostrare che non abbiamo niente da nascondere.
Sono consapevole della necessità di ricostruire un clima di fiducia tra politica e cittadino. Per questo ho sempre cercato la maggiore trasparenza possibile, per provare a cambiare il falso stereotipo dell’oscurità della politica, degli amministratori fannulloni. Avessimo lasciato riprendere la seduta avremmo dato modo di far vedere una bella discussione sull’hub militare, condita da opinioni differenti, citazioni storiche e concetti filosofici. Sarebbe stato un bello spot per la “sana” politica, al di là delle varie posizioni dei partiti.
In questi tre anni insieme alle altre forze politiche abbiamo cercato di dare un segnale positivo di trasparenza: il consiglio comunale si può sentire in diretta audio, si può accedere a tutte le registrazioni delle sedute passate, ogni consigliere ha una pagina personale con i suoi contatti e il suo curriculum e altro. Io personalmente metto a disposizione su questo sito anche la mia dichiarazione dei redditi e i gettoni percepiti (da aggiornare).
Certo, possiamo fare di più. Per questo in quarta commissione sto seguendo la discussione sull’Anagrafe degli eletti, che, se approvata, darà un segnale di trasparenza mai visto. Ma su questo ci ritornerò. Nel frattempo speriamo di vederci su Youtube, non perdetevi lo spettacolo.
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