Settimana scorsa Oxfam Italia in collaborazione con l’Associazione degli Allievi della Scuola Superiore Sant’Anna ha presentato un seminario sulla lotta alla povertà e sui nuovi modelli di sviluppo.
Hanno partecipati come relatori Loretta Napoleoni, Francesco Petrelli, presidente di Oxfam Italia, e l’economista Vasco Molini.
Ecco qualche appunto:
La lotta alla povertà e alla diseguaglianza dal locale al globale
Il modello di sviluppo nord/sud è superato. Il nuovo paradigma deve superare questo divario. La povertà deve essere intesa come elemento di espropriazione dei poteri, un tema sempre in discussione, globale. Ma come si calcola la povertà?Il pil non basta più per determinare il successo socio/economico di un paese. Occorre trovare nuove formule e nuovi indicatori.Un nuovo ciclo di sviluppo che non può più prescindere dalla sostenibilità.Un new “new deal”, un nuovo patto sociale basato sulla parola giustizia. Giustizia climatica:ripensare i problemi ambientali in chiave globale, utilizzo delle fonti rinnovabili per superare l’era del petrolioGiustizia finanziaria: la crisi la paghi anche chi non l’ha creata. Giustizia sociale: equità e uguaglianza e la risoluzione del problema dell’accessoGiustizia generazionale: precari sempre, lavoro mai. Maggior precariato aumenta i problemi del welfareRipensare tutti questi temi insieme alla politica in maniera unitaria e collettiva, altrimenti ci saranno difficoltà di comprensione in futuro.Il capitalismo occidentale poggia sull’accumulazione delle risorse. Marx diceva che il profitto aveva un indirizzo in caduta. il profitto è elevato perchè il lavoro umano produce più lavoro e l’industrializzazione porta al decadimento. La globalizzazione ha decentralizzato i luoghi di lavoro. Mostruoso aumento del profitto.Il più grande modello di sviluppo contemporaneo è quello di Cina e India. E’ possibile equità in Cina, perchè i cittadini vorranno più diritti. Ma ci vuole lo Stato.Da quando la Cina ha aumentato i salari, si comincia a delocalizzare altrove. Non ci sono soluzioni chiare agli attuali problemi economici. C’è il ritorno dell’inflazione e un aumento dei tassi d’interesse.Questo sistema ha bisogno di un cambiamento di paradigma: i due limiti che sono davanti a noi sono energia e forza lavoro. La forza lavoro sta aumentando perchè la popolazione aumenta. I giovani sono la categoria più a rischio: c’è un aumento dei neet, ovvero quelli non impiegati in nessun tipo di lavoro e fuori da ogni possibile formazione/educazione.Come se ne esce?Necessità di un nuovo paradigma economico. Basterebbe tassare le multinazionali per avere una forte redistribuzione della ricchezza. Manca la volontà politica.
Analisi molta, soluzioni poche. C’è da lavorare tantissimo.
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