Fermi tutti. Molte cose non sono chiare dell’intervento Onu in Libia.
Come mai la Russia, che siede al Consiglio di Sicurezza Onu e ha quindi avuto il potere di veto sulla risoluzione, ovvero di fermare tutto, ha votato a favore, per poi pentirsene e oggi dichiarare di volere il cessate il fuoco?
Come mai la Francia ha il comando della missione anche se nessuno ha deliberato così?
Come mai Berlusconi si dice “addolorato per il rais” per poi essere attivamente coinvolto nell’operazione militare mirata alla distruzione delle difese civili, come dice uno dei piloti coinvolti?
Come mai in una situazione così instabile il Parlamento italiano, il luogo che ci rappresenta, non è stato convocato con urgenza, ma bisogna aspettare ancora due giorni prima di vedere una discussione fondamentale per la nostra politica?
Come mai non sappiamo niente dei morti in Libia causati dai vari bombardamenti? Siamo forse così stupidi da credere ancora alle “bombe intelligenti”?
Troppi dubbi, troppe incertezze, troppa impreparazione. Tutto l’affaire Libia è stato gestito malamente dalla comunità internazionale. Prima troppa calma e indifferenza di fronte alle brutalità di Gheddafi. Adesso troppa fretta per un intervento militare che sta causando tensioni che non promettono una facile exit-strategy (se mai ce ne sia stata una ).
Un altro triste fallimento della politica internazionale?
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