Abbiamo bisogno di voci per capire il mondo, per comprenderlo, per non isolarci. Abbiamo bisogno di voci forti, che rischiano, che “vadano all’inferno” per raccontarcelo. Vittorio Arrigoni era uno di questi. Troppo facile compiangerlo ora, farlo diventare un martire. Ma la maniera migliore di onorarlo è leggere il suo libro, guardare il suo blog, i vecchi post e cercare di capire cosa voleva comunicarci da quelle terre straziate, quale erano le emozioni che sentiva e che voleva condividere.
E non bisogna dimenticarci di tutti gli altri attivisti che come lui, stanno in zone di conflitti, solo per “restare umani”, come il titolo del suo libro, e lottare contro l’egoismo e il menefreghismo internazionale.
Oggi alle 6 presidio davanti al Comune per il ricordo di Vittorio Arrigoni. Purtroppo non ci sarò, perchè fuori Pisa. Come ammenda mi leggerò i suoi ultimi post, cercando di capire come voleva trasformare l’”Utopia” ( il suo soprannome) in realtà.
Ciao Vittorio.
Lascia un commento