Sì, possiamo dirci contenti.
Ma è presto per essere soddisfatti e felici. Quello lo saremo solo fra due settimane. La nostra contentezza non si deve basare su Torino e Bologna, dove abbiamo fatto il nostro dovere, facendo vincere al primo turno due candidati diversi, uno molto presente sul palcoscenico nazionale (Fassino), l’altro timido, (Merola), uniti dalle primarie che li hanno sicuramente rafforzati come candidati. La nostra contentezza non si deve basare su Napoli, dove l’ex prefetto Morcone paga i tentennamenti del PD e le polemiche del dopo-primarie. Al ballottaggio passa De Magistris, evidentemente visto come l’uomo nuovo, di rottura, l’unica alternativa al PDL. L’esponente IDV ha preso molti più voti della somma delle liste che lo supportano, ottenendo un consenso trasversale. Farlo vincere a Napoli sarebbe un bel segnale contro le divisioni della Sinistra, contro Berlusconi e i suoi proclami pro-illegalità, contro Cosentino e le sue collusioni con ambienti mafiosi, contro il sistema clientelare, contro la politica dei proclami. In Bocca al lupo Luigi!
Siamo contenti perché a Milano abbiamo dimostrato una prova di forza incredibile, sostenendo un candidato che non aveva il sostegno del PD alle primarie. Ma dopo un momento di smarrimento iniziale, l’unità e la compattezza del centrosinistra si sono rilevate l’arma vincente, portando Giuliano Pisapia a un passo da un traguardo storico: la vittoria al primo turno in un Comune governato dalla destra da 20 anni, dove c’è stato il primo sindaco leghista e che è motore della politica di Formigoni, presidente della Lombardia. Come dice Civati, se ci avessimo creduto di più magari avremmo compiuto davvero l’impresa. E’ davvero la sconfitta del Berlusconismo, ovvero di un modello di politica basato su un eccessivo leaderismo che porta a monologhi ripetitivi e stancanti, ad attacchi assurdi e inconcludenti contro gli avversari e sulla potenza dei soldi e della comunicazione. La Moratti si è berlusconizzata e ha perso. Non sono serviti i milioni di euro spesi in campagna elettorale. Non è servito provare a ringiovanirsi mettendo strati di trucco sulle guance. Non sono servite le accuse dirette contro Pisapia, segnale di debolezza e nervosismo. Ieri Letizia Brichetto Arnaboldi, in arte “Letizia Moratti” è invecchiata di 20 anni. Ha scelto di seguire il suo capo ed è affondata con lui. Berlusconi capolista ha preso metà delle preferenze rispetto alle precedenti elezioni. Un tracollo. Se anche Milano, la sua terra, dove il suo sogno è nato, l’ha abbandonato, significa davvero che tutto è possibile. Forza Pisapia abbiamo ancora due settimane di duro lavoro e lo sappiamo che gli animali feriti sono più letali. Attenzione a come si inasprirà il conflitto; l’abbiamo già visto ieri sera quando tutti gli esponenti di Centrodestra nei talk show indicavano Pisapia come estremista e quindi pericoloso. Usa il tuo slogan Giuliano, “La forza della gentilezza” e vedrai che niente ti potrà fermare. Il PD, che ha dimostrato una forza spropositata sfiorando per un soffio il trono come partito più votato, ti aiuterà a vincere e convincere. Poi tutto è possibile.
Invece in Provincia di Pisa possiamo stappare lo spumante. Levare la maschera del sorriso a mezza bocca per indossare quella della felicità e della gioia. 5 sindaci su 5. 5 vittorie del centrosinistra. Tutte riconferme tranne Santa Luce, strappata al centrodestra. A Pisa ha vinto la buona amministrazione, le nostre proposte, le nostre scelte. Una coalizione forte, un modello di governo solido, candidati credibili. Non è che a Pisa abbiamo trovato la formula giusta? Complimenti e buon lavoro a Giancarlo, Alessio A, Alessio L,Andrea e Mirko. Sono sicuro che lavorerete bene. E un applauso alla splendida regia del PD pisano. Si critica sempre, a volte è giusto anche rendere onore e merito a chi in questi mesi ha lavorato duramente per un ottimo risultato.
Una nota di merito per i candidati ai quali avevo dato l’endorsment: Carlo Monguzzi a Milano, Ilda Curti a Milano, Andrea Civati a Varese e Lorenzo Ragaglia a Cascina sono tutti passati. Evviva! Complimenti e buon lavoro anche a loro. E’ bello vedere che la buona politica viene premiata.
Ci sono giorni in cui vedi tutto nero, che ti domandi a cosa serve il tuo impegno, il tuo sforzo, i tuoi sacrifici. Tanto non cambia niente.
Poi vengono giorni migliori, intravedi uno spiraglio, una speranza che può aprire una breccia nel muro. I dubbi volano via, le pile vengono ricaricate. Sì, cambiare il paese si può. E la notizia è che ci siamo anche noi.
Forse non ci laviamo, ma l’odore di Sinistra da ieri è più forte.
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