POW. Il suono di una sberla fortissima data da 27 milioni di persone. Facile ora dire che era diretta a Berlusconi. Ma prima di tutto è una forte opposizione alle politiche di questo governo. Un quorum raggiunto dopo 15 anni di referendum falliti. Un altro esempio della rinascita civica degli italiani. Vogliamo continuare con le analisi?
1) Questo 2011 verrà segnato dalle grandi manifestazioni di piazza in tutto il Mondo. Medio Oriente, Nord Africa, Spagna e, in modo minore ma allo stesso tempo fondamentale, Italia. “Se non ora quando”, gli eventi per la Costituzione, le proteste per la (Non)Riforma Gelmini hanno innescato la miccia per il ritorno all’impegno politico e sociale degli italiani. Non c’è antipolitica, ma malessere contro “questa” politica.
2)Questi momenti di partecipazione sono stati amplificati dai social network (Facebook per lo più, ma anche Twitter e simili). Non dalla Rete in generale, che ormai è diventata la quotidianità per molti, ma da tutti quei siti che alimentano l’interesse sociale su un argomento, che fanno diventare “cool” un certo tema perché molti amici o conoscenti condividono un pensiero. Il voto come moda sociale. Il social network è utile anche come alternativa ai canali televisivi, ormai vecchi perché privati della componente “social”, portando a una nuova dimensione l’informazione, dove la notizia data “dall’amico” è più rilevante di quella data dal conduttore del telegiornale. Internet come strumento per incentivare la democrazia? Beh è da un po’ di tempo che lo dico, ora dovrebbero seguire misure per permettere a tutti di usare questo strumento (ricordo ancora che in quanto a penetrazione della banda larga siamo indietro rispetto ad altri paesi europei). I giovani, maestri dell’uso delle nuove tecnologie, hanno tanto da insegnarci. Coinvolgiamoli di più, non ce ne pentiremo.
3)Ma è stato un voto politico? Perchè Bersani ha richiesto le dimissioni di Berlusconi? Sono stati bocciati 3 punti fondamentali del governo di centrodestra: gestione dei beni comuni, ambiente e energia, giustizia. Ovvero la stragrande maggioranza delle azioni compiute da Berlusconi e i suoi ministri. Cosa ci rimane? Ben poco, cari miei. Anche le percentuali (più che bulgare) dei Si dimostrano che è andato a votare tutto il grande blocco di opposizione a questo governo. Possiamo dire finalmente che il Presidente del Consiglio non ha la maggioranza degli italiani dalla sua parte.
4)Vogliamo parlare del 4° quesito, il più politico di tutti, quello sul legittimo impedimento? Era la cartina di tornasole per l’identificazione politica dei votanti. Dubito che gli elettori di centrodestra e della coalizione (Lega) abbiano votato SI a questo quesito,che era un referendum nascosto su Berlusconi, dimostrando come al voto ci siano andati quelli che non si riconoscono nelle politiche di centrodestra. Lo ripeto di nuovo se non si fosse capito: la maggioranza in questo paese.
5)Gli altri quesiti sul nucleare e sulla gestione dei beni comuni dimostrano un’altra cosa: non è vero che siamo un paese di destra. La maggioranza degli italiani (si è capito :-)? ) ha votato contro le politiche attuate da un governo di centrodestra: no alla privatizzazione forzata dell’acqua e Si alle energie rinnovabili. I nostri cavalli di battaglia. Da sempre. Scommetto anche che sulle altre questioni come lavoro, economia e politiche sociali possiamo dire la nostra e trovare un ampio riscontro.
6)E ora? Ora basta fare le cose che diciamo da sempre: i partiti di centrosinistra devono smetterla di parlare di metapolitica, ovvero la politica fine a se stessa, ma cominciare a costruire un grande contenitore che farà da guida per la nuova Italia, attingendo dagli spunti che gli italiani ci hanno dato in questi mesi. Abbiamo capito che dietro c’è un intero popolo pronto a cambiare l’Italia. Sta alla politica ascoltarlo, renderlo partecipe e guidarlo verso un nuovo inizio, che ci faccia dimenticare in fretta gli ultimi venti anni. Non so, ma da ieri sono più ottimista. Basta un po’ di coraggio.
“Rabbia, paura, violenza: sono loro il Lato Oscuro! La strada è ancora irta di pericoli, ma la Forza (di milioni di persone aggiungo io) scorre forte in noi”
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