Spegniamo le luci rosse sul partito. Non accettiamo lezioni di morale da nessuno

Quando c’è il sesso di mezzo si perde ogni razionalità, scadendo nel gossip più bieco e nella disinformazione. La notizia di oggi è quella della dirigente del Pd che ha fatto un film a luci rosse . Per questo si è dimessa da ogni incarico. Vorrei chiarire che il partito non ha fatto nessuna pressione e che la decisione di lasciare la posizione che aveva è stata presa di sua spontanea volontà. Un atto molto sensibile, da apprezzare,fatto  per non creare problemi e valutare serenamente la situazione. Alcuni giornali parlano di un Partito che accusa la dirigente e la netta volontà di sospenderle la tessera. Tutte balle, scritte per alimentare un caso che non dovrebbe nemmeno esistere.

Non c’è reato, non c’è sfruttamento, non c’è coercizione. C’è solo uno squallido moralismo e bigottismo di facciata, che punta il dito accusatore quando un caso diventa pubblico, ma che nel privato alimenta il mercato del porno. Finchè si resta anonimi va tutto bene, se malauguratamente si viene scoperti inizia l’incomprensibile gogna mediatica, con una distruzione ignobile della persona accusata, vittima di chi sa quali offese alla pubblica morale. Se nel nostro partito abbiamo a cuore la dignità delle persone non bisogna essere complici di questo sistema: respingerei addirittura le dimissioni, confermandole solo se c’è una ferma volontà di una “pausa” da parte della ragazza. Noi non prendiamo lezioni di morale da nessuno. La situazione è ben diversa da altri episodi avvenuti sul palcoscenico nazionale in questi anni. Vorrei chiedere a questi sedicenti moralisti cosa c’è di sbagliato in questo caso.

Sono d’accordo con il segretario provinciale Nocchi quando dice: “Pensiamo che una giovane donna di venticinque anni, che non ha coinvolto altri che se stessa nelle proprie azioni e che deve risponderne solo a se stessa, abbia il diritto di essere lasciata in pace e semmai aiutata da persone amiche e solidali a riflettere sulle proprie scelte e sul loro senso. Per questo non interverremo oltre su questa vicenda, al di là di questa precisazione che era doverosa per ristabilire la verità dei fatti”.

Lei la conosco bene. Abbiamo condiviso molte lotte politiche, l’ho vista impegnarsi per il partito, online ed offline, portando avanti i sogni e gli ideali del PD. Desideri di uguaglianza, di lotta contro le ingiustizie e le discriminazioni. E io la vorrò al mio fianco anche in futuro,  con la sua passione, la sua voglia di fare e la sua determinazione.

E ora basta parlarne, abbiamo già esagerato.


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