[Pisa]C.c 22 Settembre 2011 – Teatro Verdi

Ho provato a fare un livetweeting del consiglio, hashtag #ccpisa, un modo per dare un riscontro immediato di cosa stiamo facendo, in diretta, con possibilità di commentare e partecipare “virtualmente” in tempo reale, suggerendo proposte o cose da dire. Seguitemi su twitter: @marcobani
Iniziamo con le comunicazioni. Balzi (fli): “la contestazione alla festa di Fli è stato un attacco alla democrazia.” Diciamo che le parole di Balzi non aiutano a stemperare il clima teso che stiamo vivendo a livello nazionale, ma preferirei che i cittadini siano molto più civili dell’inciviltà della politica che loro stessi contestano.
Si prosegue con la normale serie  di interpellanze : la prima sulla presenza di eternit nelle strutture comunali. L’assessore riporta che si possono ancora trovare tracce in alcune strutture, ma è prioritario eliminarle tutte.

Il pezzo forte di oggi è la proposta di votare l’atto di indirizzo del teatro Verdi ovvero il documento che traccia le linee da seguire per i prossimi tre anni. Primo punto: nonostante le avversità economiche che stanno vivendo gli enti locali, non diminuirà  l’impegno economico del Comune nei confronti del teatro. Secondo punto: valutare la costituzione di un sistema integrato che faccia da motore motore dell’organizzazione di tutte le attività espositivo-museali, di spettacolo e culturali cittadine — comprese le manifestazioni storiche — occupandosi anche della gestione dei vari immobili, vecchi e nuovi. Il teatro Verdi e il suo personale (che lo studio commissionato in passato alla Bocconi ha giudicato «sovradimensionato» in alcuni settori) sarebbero il fulcro di questo centro . Un po’ come è successo nel corso dell’estate con il programma di «Marenia» e l’anfiteatro restaurato di Calambrone.

Restano alcune storture da sistemare, ovvero la necessità di una ottimizzazione delle risorse finanziarie e umane, come ad esempio il trasloco degli uffici del teatro lontani da  via Palestro, per salvaguardare gli spazi ottocenteschi del teatro,  ridurre le spese correnti di gestione dell’immobile e ipotizzare una piccola sede museale

Un passaggio importante è la possibile integrazione con i teatri della Provincia. Il presidente della fondazione Teatro Sergio Cortopassi in Consiglio è stato chiaro: “noi in questi anni abbiamo lavorato per risanare e ridare un futuro al teatro Verdi, diminuendo i costi e puntando sulle risorse interne. Bisogna che anche gli altri facciano altrettanto. Non possiamo certo accollarci i debiti altrui. Inoltre anche la Provincia deve essere più chiara e dimostrare che punta davvero sui teatri e sulla loro capacità di fare sistema».

Un’altra notizia positiva è che l’Università di Pisa rientra a far parte dei soci della Fondazione Teatro di Pisa,  con una convenzione dalla durata triennale firmata ieri. Un accordo che prevede una quota di partecipazione di 15mila euro per ciascun anno e una serie di progetti e iniziative da mettere in campo insieme.

Il teatro Verdi  di  Pisa è un’eccellenza culturale della città. Grazie alle  51mila presenze per la stagione 2010-2011 che si è conclusa a primavera è il secondo teatro toscano come numero di spettatori. La prossima stagione vedrà ottimi spettacoli di lirica e di prosa, continuando la linea qualitativa che perdura da anni.

Il Comune ha investito molto sul teatro e devo dire che la fiducia è stata ripagata. Nella speranza che la tempesta sia passata, lavoriamo per offrire spettacoli sempre più partecipati e di qualità, per una riscoperta di un divertimento antico, ma mai fuori moda. Se non siete mai andati a teatro, non è mai troppo tardi per iniziare. Non ve ne pentirete.

Teatro significa vivere sul serio quello che gli altri, nella vita, recitano male. (Eduardo De Filippo)


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