Condivido una riflessione di Norberto Bobbio, tratta dal suo libro “eguaglianza e libertà”:
Nessuno può pretendere di conoscere il destino della libertà nel mondo. Chi si limita a fare l’osservatore di ciò che accade è tentato di fare ancora una riflessione. Nel secolo scorso fiorirono le più diverse escogitazioni utopistiche di una società finalmente liberata; ed era ben radicata la convinzione che il destino dell’uomo fosse la libertà. Poi è accaduto quello che è accaduto: è successi che in fronte ai campi di sterminio sia stato scritto, con una diabolica contraffazione “il lavoro rende liberi”. In questo secolo non conosco utopie, ideazioni fantastiche della società futura, che non descrivano universi di cupo dominio e di desolato conformismo. L’unica speranza è che anche questa volta gli incauti profeti abbiano torto.
Il punto è: siamo in grado di dare una visione nuova, magari più ottimista e meno catastrofica di ciò che ci aspetta in futuro?
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