Mi sembra che l’Italia da qualche giorno sia impegnata in un’enorme partita a scacchi. Da una parte c’è Silvio Berlusconi, il Re, con tutti i suoi alfieri e le sue regine a proteggerlo, mentre le sue pedine si muovono imprevedibilmente. Dall’altra il capo dello Stato Giorgio Napolitano, con Bersani e Casini come torri. A una mossa dell’uno, l’altro risponde. Uno non si rassegna a dimettersi, l’altro nomina Monti Senatore a vita. Un gioco di tattica, tempismo e scelte sofferte, disturbato da fattori esterni come i mercati, che cercano di ribaltare il tavolo da gioco, e giocatori rimasti fuori, come Di Pietro e la Lega, che vorrebbero iniziare una nuova partita, per una manciata di voti in più, fregandosene degli effetti che potrebbero produrre sulla scacchiera.
La partita deve finire presto, evitando ogni arrocco possibile, perchè i giocatori passano, ma l’unica a subire scacco matto è l’Italia.
Scacco matto all’Italia?
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