Maledetta primavera

Ogni rivoluzione evapora, lasciando dietro solo la melma di una nuova burocrazia. (Franz Kafka)

Le drammatiche immagini da Piazza Tahrir ci risvegliano dal pensiero che abbiamo della “primavera” araba. Morti, sangue e feriti riappaiono in quello che è stato il luogo simbolo della cacciata del dittatore Mubarak. Una rivoluzione tradita, come dice un rapporto di Amnesty International: “La brutale e pesante risposta alle proteste degli ultimi giorni ricorda in pieno l’era di Mubarak”.
A tutti piacciono gli eroi, le rivolte contro i dittatori, le sollevazioni popolari. In tanti abbiamo seguito la cacciata di Mubarak. Abbiamo festeggiato con loro la fine di una dittatura, sognato un Egitto diverso. Poi il silenzio, distolti da altre emergenze, da altri conflitti. Il silenzio, mentre cresceva la tirannia militare. Il silenzio, mentre esplodevano ancora più forti conflitti mai sopiti.
Parliamo, perchè il silenzio è dei colpevoli.


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