Non ci volevo credere. Quando ho ricevuto l’invito per l’inaugurazione di Piazza Vittorio Emanuele pensavo a uno scherzo di cattivo gusto. La piazza più maledetta di Pisa poteva essere davvero pronta. mettendo così fine a una storia durata quasi un decennio? Infiltrazioni d’acqua, reperti archeologici, disinnesco di bombe e fallimenti di aziende hanno scandito i lunghi tempi di questa sfigatissima piazza.
C’è chi è venuto a studiare a Pisa ed è ripartito senza mai vederla libera dai lavori. Ci sono molti Pisani che non si ricordano cosa c’era prima del cantiere. C’è chi, conservatore fino al midollo, prepara un comitato chiamato “le inferriate di Piazza Vittorio”, che non vogliono un cambiamento al quale erano abituati da anni.
Una bella piazza, ampia, spaziosa, ricca di verde che verrà pedonalizzata totalmente in futuro. Dopo gli anni oscuri, dove ruspe e cingolati avevano preso possesso del luogo, è ora di rendere vivo questo spazio e curarlo il più possibile, l’unico modo per “scusarsi” degli imperdonabili ritardi nella restituzione della piazza ai cittadini, ricordandoci che deve favorire una unità d’insieme a due perle “seminascoste” che la città offre: la Domus Mazziniana e la piazzetta col murales di Haring.
Sabato alle 16 verrà inaugurata la Piazza, con una serie di iniziative che vogliono chiudere l’anno di celebrazione dell’unità d’Italia. Ma tutti gli eventi programmati sono in forse, perché è prevista una nevicata.
La maledizione continua.
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