La spending review (ma chiamarla revisione di spesa era troppo poco “fico”?) è finalmente decreto. Finalmente vedremo spazzati via gli sprechi, premiato il merito e bla bla bla…
Pensiamo alla grande notizia che viene dal mondo della ricerca, comunicata nel corso della settimana, la scoperta del bosone di Higgs, detto brutalmente “lo sciroppo viscoso che tiene attaccate tutte le particelle“.
“Tecnicamente” a cosa serve? Ci farà abbassare lo spread? Ridurrà i rischi della speculazione finanziaria? No..e allora una delle più grandi scoperte scientifiche del decennio (e forse più) diventa uno spreco da tagliare. Infatti nella spending review i centri di ricerca perdono 210 milioni, colpendo anche l’Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare), che ha contribuito significativamente alla scoperta del bosone. Paradossalmente neanche 24 ore prima il Presidente Giorgio Napolitano aveva scritto la sua lettera di ringraziamento agli scienziati italiani coinvolti nel progetto. Se questo significa premiare il merito gli altri enti di ricerca non pubblicheranno più niente e rimanderanno al mittente ogni lettera proveniente dal Quirinale!
Se “tecnicamente” i tagli sono distribuiti in modo abbastanza uniforme (e anche lineare) su tutti i ministeri non si capisce perché questo non possa farlo anche un governo con un’identità politica chiara e precisa. ma che ha la facoltà di decidere sui tagli, a volte anche in maniera sbilanciata: se l’obiettivo non è colpire gli sprechi e premiare il merito, come abbiamo tragicamente visto, voglio che sia un partito, o una coalizione, a decidere chi “punire” o chi “salvare” prendendo decisioni politiche in linea con i propri ideali. Se l’obiettivo è fare cassa un governo “politico” avrebbe potuto evitare i tagli alla ricerca inserendo una patrimoniale o colpendo Ministeri considerati “diversamente fondamentali” come quello della Difesa. Il saldo sarebbe rimasto invariato, ma la volontà politica sarebbe stata chiarissima. Premiare merito, ricerca, innovazione, futuro e università. Che a punire tutto questo sia un “governo di professori” è veramente assurdo.
Tentando un paragone forzato, Monti assomiglia un po’ alla particella di Higgs, il collante tra diverse particelle più o meno grosse, che hanno la natura di andare in altre direzioni. Anche noi abbiamo scoperto cosa sia la “particella Monti”: la cruda e dura realtà dei sacrifici dopo anni di illusioni e bugie. Ma non possiamo fermarci qui. Un Monti bis renderebbe le altre particelle ancora più statiche e ingovernabili.
Ogni esperimento scientifico porta a nuove scoperte e a successivi approfondimenti. Infatti si dice che la scoperta della particella di Higgs possa gettare luce sul mistero della materia oscura.
Nella ricerca bisogna essere curiosi, andare oltre, non fermarsi alle prime valutazioni scientifiche.
Nel 2013 il PD dovrebbe scindere “la particella Monti” e finalmente ricercare qual è la nostra vera natura, in quale direzione siamo diretti, come possiamo unirci alle altre entità. Altrimenti c’è il serio rischio di restare un’impenetrabile, misteriosa, multiforme massa di materia oscura.
E poi, come diceva Platone, “una vita senza ricerca non è degna per l’uomo di essere vissuta“.
La particella di Monti
da
Tag:
Lascia un commento