Uno degli argomenti principali dello scorso consiglio comunale è stato il dibattito sulla moschea. Infatti, rispondendo a una question time del PDL, è stata rilevata la volontà dell’amministrazione a dare parere favorevole per la costruzione di un luogo di culto per la religione musulmana. Ed ecco sciamare i “crociati” pronti a dare battaglia per evitare questa “profanazione”. Ci aspetterà un dibattito lungo, ma spero rimanga sereno, anche perché attualmente ci sono almeno 10 motivi per non avere paura della moschea:
- L’idea della moschea è nata dal Centro islamico di Pisa, un’associazione regolarmente iscritta al registro delle associazioni di volontariato dal 1994 che nel 2007 ha promosso anche un’associazione di scopo finalizzata proprio alla realizzazione di un luogo di culto di dimensioni adeguate alle loro accresciute esigente.
- Il centro culturale islamico pisano in questi venti anni non ha mai professato alcuna forma di fondamentalismo ma ha sempre abbracciato il messaggio del’islam moderato e la conseguente notorietà dei suoi responsabili alle istituzioni locali e di sicurezza, non solo ha consentito di evitare forme di autorganizzazione in piccole realtà anonime più permeabili a messaggi radicali, ma ha rappresentato il punto di riferimento nel dialogo tra istituzioni ed una comunità religiosa in crescente aumento, le cui necessità e istanze devono essere accompagnate all’interno di un complesso sistema di integrazione economico-sociale-culturale e politico che riconosca anche le diverse religioni e culture.
- Il Centro Islamico ha intenzione di comprare quel terreno e costruire la moschea a proprie spese, realizzando anche un centro culturale aperto a tutti, offrendo uno spazio di studi e di riflessione.
- La zona interessata è tra via del Brennero e via Chiarugi, in un’area dove attualmente sarebbe prevista ediliza residenziale, ovvero case. Andare a costruire un luogo di culto/centro culturale sarebbe un arricchimento per la zona, invece di altre case che soffrirebbero della crisi immobiliare.
- La libertà religiosa trova il suo fondamento nei valori sanciti dalla Costituzione negli articoli 8, 19 e 20. Art.8: “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.” Art. 19:“Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.” Art. 20:“Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d’una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività.”
- Nonostante ci siano delle aeree del mondo Musulmano nel quale la libertà religiosa non viene garantita a tutti i cittadini, è disonesto affermare che questo fenomeno sia un problema esclusivo dell’Islam. Incolpare l’Islam per la persecuzione delle minoranze è come incolpare il Cristianesimo per la schiavitù e la segregazione (razziale). Prendere i Talebani come esempio di intolleranza religiosa nell’Islam significa essere in malafede, perchè la prospettiva religiosa dei Talebani è stata respinta da tutti i principali sapienti Musulmani e dai Musulmani di tutto il mondo.
- Tutte le più grandi religioni hanno al loro interno persone che commettono, o hanno commesso, atrocità nel nome della loro religione. Ma nessuna fede dovrebbe essere presa come responsabile per i crimini di pochi individui. Nessuno ha chiuso le chiese dopo che a Utoya, l’anno scorso, un fondamentalista cattolico ha ucciso più di 80 giovani norvegesi.
- “Siamo negli Stati Uniti e il nostro impegno a favore della libertà di culto deve essere inalterabile. Il principio secondo il quale i popoli di tutte le fedi siano i benvenuti in questo Paese e quello secondo il quale non saranno trattati in modo diverso dal loro governo è essenziale per essere quello che siamo”. Quello che ha detto Obama il 13/08/10 vale benissimo per l’Italia: la civiltà occidentale nasce sul valore della tolleranza e del pluralismo (dalla Rivoluzione francese alla Costituzione americana). Non permettere la costruzione di una moschea equivarrebbe a trasformarsi noi stessi in talebani: due torti non possono mai fare una ragione.
- Irragionevole pensare che chi pretende di avere la libertà di professare la propria religione non creda nell’ingiustizia di una persecuzione o di un danneggiamento di un altro che professa allo stesso modo la propria religione (grazie Locke).
- Soltanto innalzando gli standard democratici e partecipativi otterremo vera reciprocità. Soltanto indicando il rispetto delle regole da parte di tutti, italiani e non, otterremo una vera integrazione. Perché la convivenza fra le religioni è l’unico futuro possibile.
L’undicesimo, ma ce ne sarebbero altri, è di carattere politico: “basta fare campagna elettorale sulla paura del diverso”.
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