Sono in “crisi” di titoli

In questi giorni, oltre al congresso del PDL, è in corso a Roma il G8 Social Summit dove i vari ministri del Welfare stanno discutendo su come superare la crisi.
Drammatici i dati dell’OCSE: la percentuale dei disoccupati dei paesi del g8 salirà fino alla doppia cifra.
Anche secondo la Confindustria la situazione diventerà insostenibile: tra la metà del 2008 e la metà del 2010 in Italia verranno persi 507 mila posti di lavoro, il 2,2% dell’occupazione totale. Gli analisti spiegano che nel 2010 il tasso di occupazione salirà al 9%, un valore analogo a quello del 2001 (6,1% il minimo del 2007). Se si considerano anche le persone in cassa integrazione che quindi conservano formalmente il rapporto d’impiego, i posti persi sarebbero 867 mila, cioè il 2,8%.

Sicuramente sono dati che fanno riflettere, segnali forti che dovrebbero smuovere il governo.
In effetti il nostro premier, Silvio Berlusconi, qualcosa ha dichiarato: ” Auspico che chi è stato licenziato si trovi qualcosa fare, io non starei con le mani in mano…”

Bene, le politiche sociali di un’intera nazione ridotte a un semplice consiglio paterno. Credo che si può fare di più, che per combattere la crisi non bisogna guardare solo all’imprese ma anche alle fasce sociali più esposte come i disoccupati, i cassintegrati , le giovani coppie con un contratto atipico e i pensionati con reddito minimo.

Il Pd ha iniziato la sua task force, ma deve continuare intensamente per sottolineare l’inconsistenza del governo. Anche noi del Comune di Pisa possiamo e dobbiamo fare molto di più, per questo sto lavorando a un ordine del giorno che impegni la Giunta a prendere iniziative per contrastare questa dilagante crisi sociale. Stay tuned.


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