Ieri ho dato alcuni dati sulla crisi e su quali fasce sociali bisogna agire al più presto. Tra queste ho inserito anche i pensionati. Perchè? Non dovrebbero essere al sicuro loro con le pensioni assicurate ogni mese?
Nella provincia di Pisa ci sono 120000 anziani con pensioni minime, cioè meno di 600 euro al mese. La “mitica” social card ha dato l’elemosina a soli 1204 di questi, con disservizi e problemi che hanno causato degli imbarazzi notevoli. Diciamo che se non per rari casi non hanno nemmeno dei genitori a cui appoggiarsi.
Ma come si può vivere in tempi di crisi con meno di 600 euro al mese? Infatti non si può e sul Tirreno di domenica 29 Marzo c’era un servizio sui pensionati che sono costretti a rubare. Spinti dalla disperazione si mettono in tasca lamette, fette di parmigiano o addirittura pasta per la dentiera, un bisogno primario considerato troppo caro ( ben 5 euro).
L’Unicoop afferma che dopo Natale c’è stato un boom di furti effettuati dai pensionati, anche perchè dopo una dura vita fatta di sacrifici e passione non è semplice riscoprirsi ladri e i novelli Arsenio Lupen sono quasi sempre colti in flagrante. I ladri “per necessità” sono l’ultima frontiera del disagio sociale. Anziani soli di fronte alla crisi, che per disperazione e per fame si umiliano e si riducono a piccoli criminali. Magari vivendo con un costante rimorso e peso sulla coscienza per non essere riuscito a garantirsi una vecchiaia dignitosa e onesta, oppure strangolato dai sensi di colpa e dall’oppressione di una vita che non gli può più dare niente.
Parliamo tanto di politiche giovanili,ma i giovani hanno bisogno degli anziani tanto quanto gli anziani hanno bisogno dei giovani.
C’è un’età nella vita nella quale si ha tanto da dare, ma nessuno che chieda. Io credo che noi dovremmo anche restituire.
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