Mentre la sfida Bersani-Franceschini comincia a entrare nel vivo, l’Italia si appresta ad ospitare un g8 tra scandali e decreti disumani sulla sicurezza. Molte volte si chiede coraggio alla persone per esprimere idee alternative, di metterci la faccia e quando questo succede meritano il nostro rispetto e la nostra attenzione. È stato il caso di Matteo Renzi, è il caso di Ignazio Marino. Senatore, medico di fama internazionale ha voluto rispondere alla chiamata dei molti che non si sentivano rappresentati dalla dicotomia B&F, come per esempio i “piombini”, gruppo di auterevoli esponenti del pd con competenze trasversale e passione giovanile. Marino è famoso per la sua battaglia per I diritti civili, ma non si deve assolutamente limitare a questo per non diventare solo una candidatura tematica o di rappresentanza. Deve proporre una visione dell’Italia chiara e innovativa, condendo le parole con i fatti. Deve essere una nuova speranza per i delusi del pd, per farli contribuire al dibattito creando nuove indispensabili risorse. Deve credere che c’è ancora una parte nel partito che non è ex ds o ex margherita, ma che vuole contribuire davvero alla creazione dell’anima del partito, evitando I’ll clima da resa dei contiche si sta profilando.
Io sto ancora aspettando, vediamo cosa si sviluppa. Ma nel frattempo per favore facciamo fronte comune contro le ultime vergogne del governo Berlusconi: il decreto sicurezza e il ddl anti intercettazione.
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