Per non dimenticare – Giornata mondiale contro l’AIDS

La Giornata mondiale contro l’AIDS, indetta ogni anno il 1º dicembre, è dedicata ad accrescere la coscienza della epidemia mondiale di AIDS dovuta alla diffusione del virus HIV. Per quanto in tempi recenti l’accesso alle terapie e ai farmaci antiretrovirali sia migliorato in molte regioni del mondo, l’epidemia di AIDS ha mietuto circa 3,1 milioni di vittime nel corso del 2005 (le stime si situano tra 2,9 e 3,3 milioni), oltre la metà delle quali (570.000) erano bambini.

Vediamo a che punto sta l’infezione secondo le stime di UNAIDS e dell’Organizzazione Mondiale per la salute (World Health Organization – WHO):
33.4 milioni di persone (in media) che vivono con il virus HIV nel mondo
2.7 milioni di persone (in media) hanno contratto il virus nel 2008
2 milioni di persone (in media) sono morte per malattie correlate all’AIDS nel 2008.


aids

In ogni caso il miglior strumento contro l’Aids è la prevenzione. Che si traduce in rapporto sessuali ‘sani’, sicuri, o quanto meno con l’utilizzo del contraccettivo nei rapporti a rischio.

In onore di questa giornata vi condivido un documento che vorrei presentare il prima possibile in consiglio comunale.

Si tratta di un documento che vuole sensibilizzare l’utilizzo del preservativo fra i più giovani, anche attraverso la distribuzione nelle scuole (tramite macchinette o gratuitamente) e aumentare l’informazione e la consapevolezza dei rischi nei rapporti sessuali non protetti.

Sono disponibile per critiche/integrazioni/modifiche:

MOZIONE

Oggetto: Sostegno a campagne di informazione e prevenzione, mirate a sensibilizzare i giovani del territorio comunale e  provinciale in relazione alle malattie sessualmente trasmississibili


Premesso che

uno stato laico, nell’affrontare malattie come l’AIDS o altre malattie sessualmente trasmissibili, deve impegnarsi a garantire tutte le politiche a tutela della salute dei cittadini e, in particolare, delle fasce economicamente o culturalmente più deboli;

in Italia, a fronte della presa di coscienza che l’epidemia si diffondeva al di fuori dei gruppi che inizialmente presentavano la maggior parte dei casi di AIDS, si era scelto non di fornire gli strumenti per limitare la possibilità di contagio bensì di indicare come unico mezzo di prevenzione l’eliminazione dei comportamenti a rischio, e che solo in un secondo tempo, ad opera prima di Associazioni di volontariato e in seguito di Enti locali particolarmente illuminati, sull’esempio di altre nazioni, si è intrapresa un’ opera di informazione ed educazione sanitaria, la distribuzione di siringhe monouso e profilattici;

nel corso degli ultimi anni però si è assistito ad un nuovo innalzamento nel numero dei contagi,

statisticamente accertato dall’Osservatorio Nazionale AIDS, e che se inizialmente, in Italia, la via preferenziale di inoculazione erano le siringhe utilizzate dai tossicodipendenti, ora la trasmissione per via sessuale, e soprattutto eterosessuale, è la principale causa di contagio;

l’AIDS inizialmente veniva relegata a malattia di categoria e che l’informazione e le campagne di prevenzione vennero modellate su questa errata valutazione il cui principale risultato fu da una parte la colpevolizzazione e l’emarginazione di una fetta di popolazione, e dall’altro, la creazione di una falsa aurea d’immunità nella rimanente parte;

considerato che

una delle fasce di popolazione maggiormente esposta è quella dei giovani tra i quali, la naturale scoperta della sessualità non è accompagnata praticamente da nessuna forma di educazione sessuale

né da parte delle famiglie né da parte delle istituzioni;

il problema principalmente riscontrato in diversi studi sulla popolazione, sia giovane che adulta, per l’uso dei profilattici è la relativa difficoltà di reperimento nonché il loro alto costo;

l’importanza di educare all’uso dei profilattici, facilitandone il reperimento e abbattendo le barriere culturali che ancora lo fanno considerare una sorta di tabù, garantire la qualità del prodotto e, non ultimo, fornire una adeguata informazione sia sull’uso corretto che sulla effettiva utilità nella prevenzione,

significa fornire non solo uno strumento di prevenzione, ma una reale possibilità di scelta consapevole;

il Consiglio Comunale di Pisa

impegna il Sindaco e l’Assessore competente

a sostenere nel territorio del Comune di Pisa le campagne di informazione, prevenzione e sostegno alla ricerca nella lotta contro il diffondersi del virus Hiv e le altre malattie a trasmissione sessuale;

a sviluppare un programma completo – destinato ai giovani che vivono o studiano nel nostro territorio – per sostenere una corretta informazione sessuale

a invitare l’Assessore della Pubblica Istruzione della Provincia di Pisa a concertare tale programma che deve comprendere, tra gli altri progetti e iniziative, l’installazione nei locali o nei pressi delle scuole di istruzione secondaria superiore, in accordo con gli organi di direzione delle stesse e dell’Asse, di distributori automatici di anticoncezionali (preservativi)

Per approfondire (link esterni)

Help AIDS – Vivere con l’HIV – Cosa significa Aids

Info AIDS a cura della LILA ( LILA – Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids)

Sei domande su Prevenzione e terapia sull’AIDS

Video del progetto “HIVIDEO” sulla prevenzione dell’AIDS e delle Malattie Sessualmente Trasmissibili


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