L’avvio del piano strutturale, approvato in consiglio il 19 Febbraio, ci permette di ripensare il territorio di Pisa e dintorni in una nuova logica, più integrata, più innovativa, più efficiente. Fino ad adesso le varie amministrazioni non avevano gli strumenti per cooperare insieme e molte volte alcune scelte si scontravano fra di loro. Ma cosa è e a cosa serve il piano strutturale? Pisa è una città che ha 90mila residenti, ma ogni giorno grazie ai servizi che offre, accoglie fino a 150mila persone, per lo più provenienti dai comuni vicini. A causa del prezzo inferiore delle case nella cintura dei comuni attorno a quello di Pisa negli anni passati c’è stato un fenomeno di ridistribuzione di residenti. Ma a questo non è corrisposto un livello di governo adeguato a far fronte alle problematiche emergenti: si pensi ai problemi di mobilità e di gestione dei servizi e del territorio. Il piano strutturale vuole dare una risposta a questa mancanza di visione strategica aumentando la cooperazione tra gli enti e la concertazione tra soggetti per rilanciare la competitività dell’Area Pisana. I vantaggi sono molteplici e vorrei citarne alcuni:
- rivitalizzare aree abbandonate o svantaggiate
- prevenire una espansione urbana incontrollata, privilegiando il recupero alla cementificazione
- gestire al meglio il proprio patrimonio culturale
- applicare i principi di progettazione e costruzione sostenibili
- miglioramento della viabilità (potenziamento Aurelia e autostrada, migliorare e favorire il trasporto su rotaia)
- creare un piano per l’innovazione tecnologica attraverso la disseminazione di poli scientifici e distretti produttivi
- piani per l’utilizzo di fonti rinnovabili attraverso la gestione integrata delle risorse energetiche
- diffusione capillare della banda larga
Gran parte del piano è rivolto ai giovani,perchè saranno gli abitanti dell’Area Pisana 2.0 e quindi saranno i protagonisti del cambiamento. I progetti sono molteplici e verranno affrontati con serietà e competenza, aggiornando gli obiettivi del piano a seguito di discussioni e/o nuove idee da accogliere
Certamente il lavoro è lungo e ambizioso, ma necessario, come ci spiega la citazione tratta dalla prima pagina della relazione sul piano strutturale:
L’utopia è come l’orizzonte: cammino 2 passi e si allontana di due passi. Cammino 10 passi e si allontana di dieci passi. E allora, a cosa serve l’utopia? A questo: serve per continuare a camminare ( Eduardo Galeno)
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