Cancro. Intera classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune cellule dell’organismo, che smettono di rispondere ai meccanismi fisiologici di controllo cellulare a seguito di danni al loro patrimonio genetico.(wikipedia.it). Anche detto il male incurabile. Direttamente o indirettamente ognuno di noi ha avuto a che fare con i tumori; un conoscente, un amico, un parente, ma purtroppo c’è anche la possibilità di aver sperimentato la sofferenza in prima persona. Molto si è fatto in questi anni, ma il cancro resta una delle prime cause di morte. Ma non possiamo fare veramente niente per fermarlo? Ogni età dell’uomo ha avuto le sue malattie, le sue epidemie, i suoi morti per cause sconosciute. Poi le scoperte scientifiche hanno limitato o addirittura debellato alcuni mali incurabili. La peste è stata contenuta attraverso una migliore igiene e poi debellata grazie agli antibiotici. Colera, malaria, lebbra, tubercolosi. Tutte malattie infettive sconfitte grazie alla continua ricerca di una cura o antidoto. Ricerca. La parola chiave. Il nostro unico metodo per debellare il cancro insieme a una migliore prevenzione.
Ma c’è una persona che pensa che ci sia un altro modo per combattere i tumori: le sue parole d’amore. “Sconfiggeremo il cancro in tre anni”, dice Silvio Berlusconi dal palco di sabato scorso. Il santone ha parlato e con queste agghiaccianti parole sputa in faccia a chi soffre o ha sofferto. Non dico che ha oltrepassato il limite perchè l’ha fatto molto tempo fa, ma forse non sono state intese le gravità di queste parole,deliri di onnipotenza di un vecchio egocentrico, che usa parole e sentimenti in modo leggero solo per ottenere un facile consenso personale.
Dicevamo che ricerca e prevenzione sono le uniche strade per diminuire i tumori; ma cosa è stato fatto in questi anni dal governo? Ecco riassunto il nostro impegno per la ricerca sanitaria in un articolo di Pietro Greco sull’Unità:
La spesa per la ricerca sanitaria in Italia nell’anno 2006 (ultimo con dati disponibili) ammontava a meno di 2 miliardi di euro. Pari a poco più di un decimo della spesa complessiva in ricerca scientifica (il 13,6%, per la precisione). Ciò significa che l’Italia destina alla ricerca sanitaria appena lo 0,1% del Pil lordo: tre volte meno della Germania o della Gran Bretagna. In assoluto, 200 (sì 200 volte meno) degli Usa. L’Italia investe in ricerca scientifica e tecnologica circa 19 miliardi di dollari l’anno: l’1,7% del totale mondiale. Chi può pensare che il nostro piccolo paese possa riuscire in tre anni lì dove il resto del mondo, con una quantità di risorse economiche 60 volte superiori e un numero di ricercatori 120 volte superiori, non riesce da decenni? Ma lo sa Berlusconi che nei soli Stati Uniti gli investimenti nella sola ricerca biomedica sono almeno dieci volte superiori a tutti gli investimenti in ricerca dell’Italia? Che i soli fondi pubblici per la ricerca biomedica (40 miliardi di dollari) sono oltre venti volte superiori alla spesa complessiva, pubblica e privata, italiana?
Non esiste alcuna legge, alcun decreto, alcun programma, alcun documento che elegga «la guerra al cancro» a priorità strategica. Non c’è alcun aumento di risorse a favore della ricerca. Anzi, si sta verificando esattamente il contrario. Il governo taglia pesantemente i fondi alla ricerca e all’università. Non c’è alcun programma di stimolo per la ricerca privata. Le grandi aziende multinazionali del settore non vengono in Italia a investire. Al contrario, se ne vanno: ultima la Glaxo. E, ultimo ma non ultimo, con piglio leghista respingiamo alla frontiera i pochi giovani ricercatori stranieri che chiedono di venire a lavorare in Italia.
Alle parole del santone non seguirà nessuna politica di investimento sulla ricerca e prevenzione. Sarà un altro spot elettorale impossibile, un altro esempio del governo del fare, sì ma schifo e vergogna. Obama salverà migliaia di vite con la sua riforma sanitaria. Quante persone avrebbe potuto salvare B. se non avesse scelto una politica miope in campo sanitario?
Berlusconi è il cancro dell’italia: una malattia degenerativa che si sta riproducendo in maniera impazzita e che sfugge agli organismi di controllo. L’ho detta grossa? Dovevo pesare le parole? Alimento l’odio? Quando hai una madre, un nonno, diversi amici che hanno avuto il cancro è difficile controllare le emozioni. Noi possiamo realmente sconfiggere B. in 3 anni. Ma bisogna anche noi investire nella ricerca di nuovi metodi.
Nessuna pietà per chi alimenta false speranze. Nessuna pietà per chi gioca con la sofferenza e il dolore.
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