Eccoci all’appuntamento più importante dell’anno: la discussione del Bilancio 2011, dove si delineano le linee politiche e amministrative del prossimo anno, quelle che poi verranno toccate con mano dai cittadini di Pisa.
Antonio Mazzeo, mio collega in consiglio, prova a spiegare cosa abbiamo cercato di fare insieme alla Giunta:
“Farcela prima della fine dell’anno è un record se si considera la portata dei tagli diretti del Governo, oggi stimati in circa 4 milioni di euro, e quelli indiretti e non ancora quantificabili. Il taglio è pari al 12% dei trasferimenti, mentre non si fa nulla per ridurre sprechi e clientelismi governativi.
Siamo riusciti a proporre un bilancio basato su equità, sobrietà e mantenimento dei servizi: ciò è stato possibile grazie alla sana gestione dei conti pubblici, alla capacità dei nostri amministratori e alle scelte fatte negli ultimi anni. Ne ricordo alcune. La riduzione del debito, passato dal 2003 a oggi da 139 a 64 milioni di euro, che ci ha consentito di liberare 11 milioni di risorse. Il recupero dell’evasione: 2 milioni nel 2009, 1,5 milioni nel 2010. La decisione di destinare il 100% degli oneri di urbanizzazione agli investimenti, mentre molti altri Comuni li usano per coprire la spesa corrente. È grazie a queste scelte che offriamo alla città un bilancio che non è un semplice esercizio di ragioneria.Confermiamo una forte caratterizzazione sociale e sui servizi alle famiglie; per esempio, con l’ultima variazione di bilancio 2010 abbiamo stanziato 500.000 euro per tamponare i tagli indiretti alla Società della Salute. Nella proposta di bilancio, nonostante la crisi, manteniamo i servizi ai cittadini e alle famiglie e non tocchiamo né l’istruzione né la spesa sociale (per quanto di nostra competenza).
Non c’è l’aumento di alcuna tariffa eccetto la Tarsu (e ne avremmo fatto volentieri a meno). Facciamo molti sforzi e chiediamo un sacrificio, ma comunque l’aumento sarà contenuto e la tariffa rimane ancora più bassa rispetto a Comuni simili a Pisa.
Questo è il nostro bilancio. Per il 2011 ce l’abbiamo fatta, ma si prospetta un anno di controllo ancor più rigoroso ai conti pubblici, per evitare che il 2012, anno in cui i tagli sono maggiori, sia più difficile per i nostri concittadini”.
Insomma le linee guida sono state: mantenimento dei servizi, riduzione dei costi della macchina amministrativa, investimenti sul sociale. Mi sembra un bilancio condivisibile e di “sinistra” (se vogliamo ancora utilizzare questa parola). Speriamo che il prossimo anno i tagli agli enti locali siano ridotti, per garantire più servizi e per migliorare la qualità della vita. Ne va del benessere dei cittadini pisani.
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