C.C 14 e 19 Aprile – Giornata della solidarietà 2011

Il consiglio comunale del 14 e quello del 19 sono stati incentrati sulla discussione riguardante la. Giornata della Solidarietà 2011. Ecco il mio intervento :

Io non ho avuto la possibilità di scegliere se fare l’obiettore di coscienza o no. Dopo un primo rinvio dovuto per motivi di studio, è stata abolita la naia obbligatoria e quindi sono stato esentato da una scelta. Ma quella decisone per me non sarebbe stata difficile. Avrei senza dubbio scelto di diventare un obiettore, per convinzione e attitudine personale. Tanto che poi ho svolto servizio civile, perchè ritengo importante e formativo dare un contributo e accrescere il senso di appartenenza a una comunità.
Poter fare l’obiettore, avere la possibilità di fare il servizio civile, sono scelte conquistate con il sacrificio di qualcuno, come ad esempio le battaglie di Pietro Pinna, incarcerato per le sue idee sulla non-violenza.
La libertà di poter scegliere è una delle più grandi conquiste della società, maturata dopo secoli di battaglie, di sacrifici, di martiri.
Possiamo non condividere un parere, un’opinione, un’azione , ma finché avremo la facoltà e la libertà di scegliere, di poter dire la nostra, discutere e vedere se il nostro pensiero è condiviso o no, possiamo essere considerati veramente liberi.
Questa libertà di scelta, in età scolare viene derogata ai 2 pilastri fondamentali che di pari passo seguono la formazione e l’educazione di un bambino : la famiglia e la scuola.
Lo Stato, gli enti locali, il Comune, non possono e non devono fare didattica. Non è il nostro compito. La scuola pubblica è l’unica preposta a valutare l’effetto pedagogico di un’iniziativa, di un evento. I consigli d’istituto, i dirigenti d’istituto, le insegnanti sono i depositari dell’istruzione dei bambini e delle bambine.
Come Partito Democratico abbiamo fatto battaglie per la scuola pubblica, abbiamo criticato le mosse del governo, i numerosi tagli e la mancanza di prospettive.
Fidarsi della scuola pubblica, credere nella scelta dei percorsi didattici e essere consapevole dell’efficacia degli educatori. Questo è il vero atto d’amore.
Le famiglie hanno piena autonomia e la libertà di poter scegliere. Se viene garantito questo io con la mia coscienza di amministratore sono a posto, perchè vengono garantite le libertà di tutti.
Ognuno sceglie con le proprie idee, il proprio passato, le proprie esperienze nel rispetto di tutte le convinzioni e tutte le idee.
Se avessi un figlio vorrei che crescesse con tutti gli strumenti critici che la scuola pubblica mette a disposizione. Nell’eventualità che ritenessi una certa iniziativa contraria alle mie idee educative farei svolgere a mio figlio un’attività alternativa.
Non sono i luoghi che devono far paura, sono solo simulacri vuoti riempiti dalle persone. Sono le parole che devono far paura.
Per questo Le parole dette dall’educatore non devono essere di parte.
Lo Stato deve entrarci il meno possibile nel rispetto della autonomia scolastica e delle scelte dei singoli.
Nella mozione votata a maggioranza in consiglio si chiede di relazionare sull’esito della Giornata e delle iniziative collaterali ad essa collegate, per sottolinearne la valenza e il carattere positivo delle attività.
Sosteniamo il lavoro svolto dalle scuole e dalle famiglie nell’affrontare al meglio la Giornata della Solidarietà 2011, valutando di anno in anno le forme e i modi migliori, sempre nell’ottica di continuare a promuovere iniziative e discussione sui temi della pace, della solidarietà e dei diritti umani.


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