Pippo Civati ieri ha pubblicato un interessante vocabolario della Nuova Italia sul sito dell’Espresso, le parole chiave per provare a migliorare questo paese.
Visto che dobbiamo avere un profilo internazionale, vorrei inserire alcune integrazioni utilizzando le lettere dell’alfabeto anglosassone.
J come Jackpot. Mirare al piatto grosso, il governo della Nazione insieme a una nuova visione della società, senza accontentarsi di una scorciatoia temporanea basata su calcoli aritmetici o evitando di costruire il consenso di domani. Non ripetiamo gli errori del passato, cercando di governare solo con la forza delle alleanze e dei numeri, senza avere niente alle spalle. Possiamo diventare un nuovo modello europeo, se sappiamo essere coraggiosi.
K come Karakiri o (harakiri), detta anche sindrome Tafazzi. Ovvero la particolare capacità del centrosinistra italiana di rovinare un successo elettorale riproponendo i soliti vecchi rancori e le solite sfide personali, invece di ascoltare cosa dicono elettori e militanti. Imbottigliare il vento, non lasciarlo scorrere.
W come Welfare, la grande intuizione della Sinistra, distrutto dalle ultimi evoluzioni del mercato, che hanno alimentato le diseguaglianze. Uno stato sociale moderno in una vera democrazia cerca la piena occupazione in una economia competitiva a livello globale. La chiave per il suo funzionamento e successo passa da una società che è in grado di evitare i conflitti e di gestire le capacità umane, finanziarie e le risorse naturali a beneficio della sua gente, piuttosto che per le sue élite finanziarie e societarie.
X come Xenofobia. Portata avanti da questa destra, specialmente dalla Lega, ha dimostrato di non risolvere niente e di alimentare l’odio. Una ricetta vecchia e inutile di fronte ai cambiamenti del mondo. Perchè immigrazione non fa rima con sicurezza, ma con integrazione.
Y come Youtube, uno dei più importanti social network. Questi nuovi strumenti possono alimentare la partecipazione e l’indipendenza dalla Tv, sviluppando sorprendenti forme di coinvolgimento o di diffusione delle notizie. E’ impossibile e inefficace cercare di regolamentarli, ma è possibile sfruttarli per migliorare la nostra democrazia, viziata da una mancanza di serenità degli altri mezzi di comunicazione di massa, e abbattere il muro tra istituzioni e cittadini, partito e militanti.
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