Oggi parliamo di una grande assente di questa crisi: la politica europea, con un contributo di Matteo Trapani, segretario provinciale dei GD:
Proprio in questi giorni ogni testata giornalistica riportava articoli di politici, professori ed esponenti della società civile che chiedevano all’Europa un maggior impegno di fronte a questa crisi. In Italia ed in Europa si sta ormai diffondendo la consapevolezza che o si risolve la contraddizione di aver creato una moneta senza Stato oppure le spinte alla disgregazione ed alla divisione saranno ben più forti di quelle dell’integrazione e le conseguenze per l’Europa saranno ancor più tragiche. Una domanda ci è subito balenata alla testa: dove erano questi signori quando queste giuste richieste venivan portate avanti dai federalisti europei e riprese dai giovani democratici? Un anno e mezzo fa, il 9 maggio 2010, mentre era in atto il primo stanziamento di fondi per aiutare la grecia, i Giovani Democratici di Pisa fecero votare al Consiglio comunale un o.d.g. dove si denunciavano le gravi deficienze di questa Europa che dal ’92 ad oggi si è allontanata sempre di più dai cittadini ed avvicinata sempre di più ad uno sterile conservatorismo di destra. Abbiamo bisogno di più Europa sia a livello locale che a livello nazionale. Abbiamo bisogno dell’Europa di Spinelli, Adenauer, Ciampi,De Gasperi, Kohl non certo quella della Merkel, Sarkozy o Berlusconi. Risulta importante riprendere in mano il progetto di Costituzione Europea che modifichi lo stato delle cose in Europa. Abbiamo bisogno di una riforma che riconosca al Parlamento europeo, non al Consiglio, potere legislativo e democraticità interna. Una riforma che preveda una politica economica unica che riesca veramente a creare stabilità e credibilità del mercato europeo. Chiediamo che ci si interroghi se non sia necessario, per reperire fondi al fine di pensare vere politiche europee ( che oggi possono godere solo del 2% del Pil di ogni stato), mettere in atto misure finanziarie come gli Eurobond, Carbon Tax e la tassazione delle transazioni internazionali. Chiediamo insomma se non sia necessario pensare ad un vero sistema di fiscalità europea che riesca a combattere l’evasione fiscale nei vari paesi e l’estrema diseguaglianza sociale che vede, per esempio, in Italia il 10% della popolazione che detiene il 50% della ricchezza e che è giusto contribuisca maggiormente alla ripresa dell’economia e delle misure di welfare. I Gd sono consapevoli che oggi sia indispensabile combattere per una europa federale che non lasci l’euro, ultima conquista della leadership Italiana, in balia delle sole logiche di mercato e degli egoismi nazionalisti. Da tempo ci chiediamo inoltre se non sia necessario sostituire gli eserciti statali con una task force europea (più efficiente, meno costosa) e se le politiche ambientali nazionali non debbano essere sostituite con un vero piano di sviluppo sostenibile e di politica ambientale a livello europeo. Pisa ha investito più di 30 mln grazie ai fondi europei, sapientemente ottenuti dall’amministrazione locale, per rivalorizzare la nostra città. Serve però che questa attenzione alle tematiche europee ed alle opportunità non solo economiche che potremmo avere diventi il punto centrale dei prossimi incontri dei tre leader del centro-sinistra italiano. Tutto questo serve e servirà alle nostre aziende, alla nostra economia, ai nostri precari, ai nostri studenti, ai pensionati e a tutti i cittadini europei e non. Ci chiediamo per far capire meglio la mancanza di democraticità e rappresentanza politica di questa Europa: per quale motivo la Merkel, che non è di certo la Ashton o Von Rompuy, obbliga l’Italia a tagli di spese sul sociale quando in Germania si continua a investire sul welfare? Tutto questo perchè serve veramente più Europa, federale, democratica e con poteri e responsabilità palesi a tutti. Insomma.. a dirla alla Ciampi “Mi pare che prima di ottenere gli aiuti dagli altri occorra anzitutto aiutarsi da sé”. MATTEO TRAPANI (Segretario provinciale Giovani Democratici Pisa)
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