C’è una nuova funzionalità molto interessante su Facebook. Una piccola finestrina a lato del profilo che ti ricorda cosa hai scritto l’anno prima. Questa piacevole novità permette di far riaffiorare ricordi ed emozioni che abbiamo provato in un tempo recente, ma che magari si è già dimenticato. Viviamo in un tempo dove la memoria è delegata agli strumenti informatici e tendiamo sempre di più a scordare il passato, bombardati continuamente da nuove informazioni e nuove notizie. Non abbiamo nemmeno il tempo di rielaborare un episodio che subito l’attenzione si sposta su un altro evento.
In questi giorni ricorre l’anniversario della morte di Angelo Vassallo, sindaco pescatore di Pollica, ucciso da un killer ancora senza nome. Vassallo era un sindaco amato, amava la sua terra e l’amministrava con passione e competenza. Bandiera dell’ambientalismo e della legalità era la testimonianza vivente dell’esistenza della buona politica.
Un anno fa Facebook mi ricorda che avevo scritto queste parole: “A chi con troppa sufficienza vomita indiscriminatamente parole di odio contro la casta dei politici io farò il nome di Angelo Vassallo e di tutti gli altri amministratori che prima di lui hanno governato con coraggio” . Purtroppo in un anno il clima non è cambiato, anzi possiamo dire che si è imbestialito ancora di più. Le non scelte del Governo e del Parlamento attuale hanno esasperato gli animi delle persone che hanno preso come capro espiatorio del malessere diffuso tutti i politici, senza discriminazioni, facendo gonfiare rabbia e sfiducia verso chi ci amministra.
Ma colpevolizzando l’intera classe politica si peggiora la situazione, ragionare per stereotipi alimenta la diffidenza e l’odio. Per ogni politico corrotto o egoista ce ne sono centinaia che, come Vassallo, si occupano con disinteresse della propria comunità, alla ricerca del bene comune. Persone che con senso di altruismo e responsabilità lavorano senza un attimo di sosta, che studiano, che ascoltano, che si impegnano. Semplicemente persone, non mostri. Non credete alla casta, non ascoltate chi dice che sono tutti uguali. Ci sarà sempre chi userà il potere per scopi personali, ma possiamo ridurli, zittirli, se si premia il coraggio e la buona politica. Gli italiani non sono un popolo di mafiosi, mangiapasta e fannulloni. Non banalizzate la realtà, non foraggiate il pessimismo. Ricordatevi che spesso chi governa è lo specchio della società.
Andate nei consigli, nelle giunte, nelle assemblee di quartiere. Affacciatevi nelle sedi di partito. Cercate il vostro Angelo Vassallo e non abbandonatelo. Aiutatelo, parlategli, sorridetegli. Provate nuovamente ad avere fiducia. Insegnategli a vivere, come dicevano gli abitanti di Pollica dopo il vile omicidio: ” Eccoci maestro. Siamo tutti qui a fare quello che abbiamo imparato da te. Tenere la testa alta. Perchè tutti sappiamo che non basta una vile pistola a uccidere chi ha insegnato agli altri a vivere. Eccoci, Maestro. Grazie a te ora lo sappiamo, come si fa a vivere”
Teniamo la testa alta in questi momenti difficili. Non lasciatevi sopraffare dall’indignazione, anche dopo il più bieco e corrotto esempio di corruzione e malcostume. Abbiamo gli strumenti per punirli e per premiare i migliaia di Angelo Vassallo che ogni giorno cercano di fare il bene del Paese. Cercateli, e quando li trovate, ditecelo.
Abbiamo fame di buona politica.
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