L’argomento più importante del consiglio era: VALORIZZAZIONE DELL’AREA MONUMENTALE DI PIAZZA DEL DUOMO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI PROCEDIMENTI CONSEGUENTI ALLA RICHIESTA DI O.P.A. ED A.O.U.P.
Cosa significa? Nei mesi scorsi c’è stata la delicata richiesta di spostare le 40 “bancarelle” che ora si trovano presso Piazza del Duomo, in seguito alle precarie condizioni dell’edificio che ospita il Museo delle sinopie. Infatti interi pezzi della facciata sono a rischio crollo e l’acqua piovana entra nel museo con il rischio di bagnare le sinopie, splendidi e rari esempi di come nasce un disegno. Per evitare disastri è necessario subito procedere alla restaurazione, con conseguente installazione del cantiere e l’inevitabile spostamento delle bancarelle. Tutto semplice no?
Invece c’è stata la levata di scudi degli operatori commerciali che non ci stanno a spostarsi, dato che temono un calo delle vendite. Il Comune ha offerto diverse soluzioni, tra le quali lo spostamento in Via Pietrasantina, dove arrivano i bus turistici e il conseguente 90% dei visitatori della Piazza.
Da queste due posizioni divergenti ne è nata una discussione animata, con gli operatori che insistono sul fatto che si possono spostare sempre nella piazza, nonostante il cantiere, e la Soprintendenza, il Comune, l’Opera del Duomo che invece spingono per il loro trasferimento.
L’argomento è arrivato in consiglio comunale e, a differenza di quello che accade spesso, siamo riusciti ad approvare un documento che ha visto come firmatari tutte le forze politiche. Un esempio di collaborazione straordinaria che ha portato a una condivisione di intenti.
Il documento, che potete scaricare dal sito del Comune, considera opportuno e necessario iniziare i lavori per la riqualificazione e la messa in sicurezza del luogo più significativo della città, Piazza dei Miracoli, l’esigenza di mettere mano al piano del commercio, cambiando la destinazione definitiva delle bancarelle, che dovevano andare al posto della Caserma Bechi Luserna, nel nuovo terminal turistico. Purtroppo lo Stato non riesce a dismettere la caserma ed è necessario quindi ripensare una nuova collocazione, all’interno del progetto Chipperfield, che vede il recupero dell’area dopo il totale trasferimento dell’Ospedale Santa Chiara.
Ma nel frattempo si chiede agli operatori di accettare il trasferimento provvisorio, garantendo celerità nella definizione del nuovo piano del commercio.
Una soluzione giusta e necessaria. Le richieste dei commercianti, di rimanere nella piazza o di abbattere il muro prospicente l’Ospedale per creare un nuovo spazio sono irricevibili. A parte i vincoli della Soprintendenza, ma come si può pensare di “modificare” una delle Piazze più belle del mondo senza un progetto complessivo e di lungo respiro? E’ come se un elefante entrasse in una cristalleria. Inoltre ci sono attività ancora funzionanti nell’ospedale che richiedono una netta distinzione dal flusso turistico della zona.
Di fronte alle prese di posizione nette di alcuni commercianti – “da qui non ci muoviamo” – è necessario prendere le distanze. Partecipazione e condivisione sì, arroganza e mancanza di buon senso no.
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