Glass-Steagall: piccole proposte che cambiano la finanza.

C’è grande fermento su come superare la crisi finanziaria che ha colpito il globo. Conosciamo benissimo le cause, ma non riusciamo ad operare per far sì che non risucceda il disastro. Derivati, credit swap e tutti gli altri strumenti per fare soldi con i soldi dai nomi anglofoni sono purtroppo ancora all’ordine del giorno. Le banche, per aumentare il capitale, ancora utilizzano questi strumenti rischiosi, capaci di portare grandi profitti, ma allo stesso modo condurre a un veloce crac dalle conseguenze disastrose.
Eppure c’è una piccola proposta che potrebbe fermare la corsa speculativa delle banche: il ritorno della riforma Glass-Steagall, ovvero la divisione delle banche in due tronconi: da una parte le banche dedicate al credito per famiglie e imprese, dall’altra le banche che giocano in borsa, che fanno finanza speculativa giocando con i propri soldi.
Il ritorno a un modello Glass-Steagall, partito nel 1933 e rimasto in vigore negli USA e in Europa fino agli anni Novanta, ha fatto grandi passi in avanti.
Questo modello garantisce che i bilanci statali non debbano più caricarsi delle perdite del casinò mondiale, e poi utilizzare i capitali per la gente e le imprese senza condizionamenti impropri da parte degli interessi speculativi internazionali. E questo si può fare solo isolando l’economia reale dalla finanza, con la separazione bancaria primo passo indispensabile.
Oltre ai dibattiti pubblici negli USA, in Svizzera e soprattutto in Francia – dove il candidato del partito socialista Francois Hollande ha voluto pronunciarsi nettamente a favore – in Italia è stato presentato un Disegno di legge al Senato che propone di stabilire la separazione tra le banche che raccolgono i risparmi dei cittadini e gli istituti che partecipano nella bisca speculativa mondiale in qualsiasi forma.
Tra i sostenitori di un ritorno a Glass Steagall:OWS – il movimento Occupy Wall Street,Luciano Gallino,Guido Rossi,Giulio Tremonti,Carlo Azeglio Ciampi, Giulio Sapelli, Marco Onado, Franco Bernabè, Paolo Andrea Colombo presidente dell’Enel, Robert Reich, Michael Moore, Francois Hollande, politico in corsa per l’Eliseo in Francia,Thomas Hoenig, vice presidente della Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) negli Stati Uniti, Timothy Garton Ash
E’ giusto che chi voglia scommettere lo faccia, ma ancora più giusto che le eventuali perdite non ricadano su tutti noi.


Pubblicato

in

da

Tag:

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *