Mentre la discussione pubblica sul TAV sta scemando com’era previsto, i SiTAV aggiungono alle loro schiere un endorsement di peso: Susanna Camusso, leader di CGIL, si schiera per la costruzione della grande opera, che porterà “investimenti e nuova occupazione”. Nei giorni scorsi è uscito anche un documento ufficiale del governo, mentre prosegue la controinformazione dei NOTAV. In questo complicato fiume di dati, notizie, ricerche, una piccola sintesi dei pro e dei contro potrebbe aiutare a farsi una posizione più rispondente alla realtà, scevra da preconcetti ideologici. Le fonti sono prese prevalentemente dal documento ufficiale del governo per i pro, mentre per i no alla nuova linea da alcune pagine trovate in rete che usano i dati degli economisti de “LaVoce.info” e del “Sole 24 Ore”.
Si tav | No tav | |
Costi | La Tav, si legge nel documento, “in quanto opera transfrontaliera potrà ottenere la massima percentuale del finanziamento comunitario che arriva fino al 40%. Il finanziamento per l’Italia sarà inferiore ai 3 miliardi di euro. L’Unione europea ha finanziato la progettazione e le opere preparatorie della nuova linea Torino-Lione nel 2008 per 671 milioni di euro. Tali impegni sono stati rispettati ed è ora in corso la realizzazione del sondaggio geognostico di Chiomonte”. | La Torino-Lione costerà 23 miliardi a cui si devono sommare tutti i soldi, 90 mila euro al giorno, per pagare la sicurezza del cantiere di Chiomonte. E non è assolutamente detto che l’Europa sia pronta a finanziare il 40 per cento dell’opera. |
Vantaggi / svantaggi | “Con la Tav si dimezzano i tempi di percorrenza per i passeggeri (da Torino a Chambery si passa da 152 minuti a 73; da Parigi a Milano da 7 a 4 ore), mentre si realizza un importante incremento – insiste il documento – della capacità nel trasporto merci (portata da 1.050 a 2.050 tonnellate e lunghezza fino a 750 metri per treno) con costi di esercizio quasi dimezzati. Il miglioramento del servizio ferroviario potrà consentire la sensibile riduzione del numero di camion su strada (circa 600.000/anno) nel delicato ambiente alpino”. | Salute. La montagna in cui si dovrà scavare la galleria contiene amianto e uranio e non ci sono garanzie sulle tecniche di sicurezza. Fanno paura anche polveri e inquinamento provocati da mezzi nei cantieri: previsioni di aumento del 10 per cento di malattie cardiache e polmonari soprattutto tra anziani e bambini L’economia. Nessuno va in vacanza in un cantiere, tanto meno se è presidiato da militari e forze dell’ordine. I lavori finiranno per distruggere l’industria turistica, perché devasteranno il paesaggio e la ricchezza del territorio, come è già successo alla cava del Moncenisio, in alta Valsusa. |
Dialogo enti locali | “C’è stata attenzione – afferma Palazzo Chigi – alle richieste del territorio. Lo dimostra il fatto che l’opera sia stata riprogettata ascoltando le esigenze di tutti i comuni interessati, tra cui alcuni direttamente coinvolti da cantieri o da opere in superficie (Chiomonte e Susa)”. “Come segno di attenzione nei confronti delle comunità locali coinvolte dal progetto, il prossimo CIPE stanzierà 20 milioni di euro, che rappresentano la prima tranche di 300 milioni di euro relativi all’intesa quadro tra Governo nazionale e Regione Piemonte, che dà corpo all’Accordo di Pracatinat. Inoltre, sono previsti 135 milioni di euro di opere compensative per il territorio”. |
In questi anni non c’è stato alcun dialogo con gli enti locali. Le decisioni sono state imposte e i sindaci non hanno potuto vedere i progetti, nè avere un confronto serio sul piano tecnico o su quello politico. |
I tempi | “La società italo francese che gestisce la prima fase, Ltf, ha firmato il contratto con l’impresa il 20 dicembre scorso per la galleria geognostica della Maddalena, per la quale sono in corso le attività preliminari di cantiere. Le operazioni di scavo vero e proprio della Maddalena sono previste per maggio-giugno. L’inizio dei lavori principali della Torino-Lione è previsto per il 2013. Il cantiere durerà 10 anni”. | [dal blog di Travaglio]Dicono che in Francia stanno scavando. Intanto non è vero: è tutto fermo anche lì, manca ancora il progetto definitivo fino a Lione. Hanno fatto solo tre cunicoli esplorativi e poi hanno tappato tutto, in attesa di tempi migliori: infatti i giornali francesi se ne strafottono di quello che succede dall’altra parte della montagna, perché non interessa nessuno. E comunque in Francia, quando scavano, scavano solo nella terra, mentre da noi scavano soprattutto nelle nostre tasche. |
Il trasporto attuale | La linea storica del Frejus è fuori mercato, come una macchina da scrivere nell’era del computer, e serve una nuova infrastruttura in grado di soddisfare la domanda di merci e passeggeri” dice il documento. “Allo stato attuale, il collegamento italo-francese è una linea di montagna, che costringe i treni ad una salita di 1250 metri di quota con sovra costi esorbitanti, che passa attraverso una galleria dove non entrano i containers oggi in uso per il trasporto merci. E’, dunque, una linea fuori mercato I flussi di interscambio Italia- Francia nel quadrante ovest (da Ventimiglia al Monte Bianco) sono stati negli ultimi dieci anni costanti in quantità (fra 38 e 40 milioni di tonnellate) ed in valore (circa 70 miliardi d’interscambio). Questi valori sono superiori (110%) a tutti quelli che interessano la Svizzera. Ma mentre in questo quadrante (italo-elvetico) la ferrovia intercetta il 63% del traffico, nel quadrante italo-francese non arriva al 7%”. | Arrivare a Lione in un’ora e 40 minuti non serve a nessuno, Già ora i treni viaggiano vuoti e la domanda di traffico è in caslo. La Tav distrugge il trasporto pubblico e sottrae soldi ai treni per i pendolari,ma senza migliorare la qualità del viaggio di chi usa il treno. |
Lavoro | I cantieri per la nuova linea costituiranno dunque un’opportunità per lo sviluppo dell’economia dei territori interessati. Saranno più di 2.000 le persone direttamente impegnate in Italia nella realizzazione della nuova linea; i cantieri indurranno, inoltre, una media di 4.000 occupati indiretti. Le ricadute occupazionali, poi, riguarderanno anche la fase di esercizio della nuova linea TorinoLione: cinque anni dopo l’entrata in servizio, la nuova linea creerà oltre 500 posti di lavoro in Italia |
Le occasioni di lavoro create dal cantiere saranno offerte a ditte che arrivano da fuori. In compenso i disagi provocati dai cantieri faranno perdere posti di lavoro ai valligiani che oggi vivono di turismo e di montagna. Già le opere preliminari hanno messo a rischio la viticoltura d’origine controllata nella valle della Clarea. |
Corruzione | Per la Tav funzionerà al ministero un tavolo a cui sederanno l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, la Procura nazionale antimafia, la Dia, il Servizio alta sorveglianza del ministero delle Infrastrutture. Verrà monitorato l’andamento dei lavori rispetto al rischio che la mafia ci metta le mani sopra. | Le grandi opere servono soltanto ad arricchire i padroni e i mafiosi. E’ stato così per moltissimi appalti in questa regione. Sulla montagna in Valsusa è scritto a caratteri cubitali “No Tav, no mafie” perché le grandi opere rubano soldi pubblici e li danno alle grandi imprese che controllano gli appalti. |
Ambiente | L’impatto sociale sulle aree attraversate, sia per la prevista durata dei lavori sia per il rapporto della vita delle comunità locali e dei territori attraversati è assolutamente sostenibile. Il progetto complessivo si sviluppa in gran parte in galleria: a fronte di un’estensione di 81.1 km solamente il 12% è allo scoperto; il restante 88% si distribuisce tra galleria naturale ed artificiale. I tratti in galleria profonda non producono alcun effetto sul suolo in quanto non limitano l’agricoltura e nessuna attività dell’uomo. Le tratte in superficie sono molto ridotte e si collocano in aree già in gran parte compromesse. |
La ferrovia devasterà il territorio e distruggerà le falde: intere zone, com’è già accaduto nel Mugello, resteranno senz’acqua. Il terreno è in molti punti franoso: a ogni pioggia già oggi si sbriciolano i costoni., Lo scavo peggiorerà la situazione |
Lascia un commento