[Bella mi’ Pisa] Stemmi, asili abbandonati e acqua

Bella mi’ Pisa: nuova rubrica del blog, con notizie e commenti flash dal Consiglio Comunale, dalla città e dal Partito Democratico di Pisa. Bada ‘e ganzata!

Stemma di Piazza dei Cavalieri: vince la sobrietà
Il caso dell’anno è nuovamente approdato in Consiglio, con la richiesta da parte dell’assessore ai Lavori Pubblici di “cancellare” la decisione dei consiglieri di mettere la croce stefaniana al centro di Piazza dei Cavalieri. La richiesta è arrivata dopo numerosi articoli di giornale che richiedevano un ripensamento, aiutati dalla Soprintendenza che in un documento ufficiale suggeriva una “maggiore sobrietà, eliminando ogni possibile simbolo che potrebbe distogliere o interferire con la bellezza dei palazzi presenti nella piazza”.
Per me può anche andare bene come decisione, ma non si capisce perché nel progetto originale (approvato dalla Soprintendenza e dall’allora rettore della Normale Settis) era prevista un’orrenda piantina stilizzata di Pisa, molto costosa e dal disegno confuso.
Mah, deve essere il clima di “sobrietà” che ha fatto cambiare idea..

Asilo Nido Timpanaro: finalmente la bonifica?
Gli abitanti di Via Norvegia chiedono da tanto tempo una soluzione all’ex asilo nido Timpanaro, attualmente lasciato alle intemperie e al degrado, ricovero improvvisato dalle condizioni sanitarie disastrose. Settimana scorsa ad aggravare le cose c’ha pensato un incendio, che ha danneggiato una parte consistente dell’edificio.
Eppure non manca la volontà di agire, mancano solo i finanziamenti. Per evitare la costruzione di altre case (costruite dai privati) che andrebbero ad impattare negativamente nel quartiere già denso di abitazioni, si aspetta l’esito di un bando regionale di edilizia sperimentale che porterebbe alla creazione di un centro sociale, dove il primo piano sarà a disposizione dei cittadini e quelli superiori vedranno un esperimento sociale di coabitazione studenti e anziani.
Una bella e avanzata idea che richiede però tempi lunghi. Nel frattempo dall’Amministrazione comunale arriva la notizia dell’immediata bonifica dell’area, che sarà propedeutica alla demolizione completa. Speriamo di riuscire a dare una risposta alle lamentele degli abitanti del quartiere, con la condivisione di scelte che vanno verso un miglioramento dell’area.
Senza dimenticarsi del parco vicino, che va attrezzato e reso “vivibile”.

Acqua PD: verso un ritorno del pubblico
Votata in direzione provinciale un “sudato” documento sull’acqua. Dico “sudato” perchè c’è stata una grande discussione, con posizioni che sembravano lontane e che invece sono riuscite a trovare una mediazione nel documento finale, che cerca di dare risposte al difficile quadro post-referendario, in attesa che a livello nazionale venga colmato l’attuale vuoto normativo
Nel documento, che traccia le linee future, si chiede un ruolo più rilevante per il soggetto pubblico, una gestione aziendale più efficace ed efficiente, maggiori investimenti nella rete e tariffe eque e sostenibili. Si chiede di rafforzare il ruolo del pubblico e fare in modo che i Comuni e gli Enti locali, veri titolari del servizio, possano svolgere un ruolo di guida.
La controversa scelta di prorogare la concessione di Acque Spa viene spiegata con la necessità di ‘mettere in sicurezza’ gli investimenti sin qui programmati, anche se si aspetta il termine della verifica della fattibilità tecnica dell’operazione per stabilire in maniera precisa le risorse a disposizione per gli investimenti necessari, destinati a migliorare gli acquedotti, le fognature e gli impianti di depurazione, anche come risposta a questioni ambientali come ad esempio la dispersione idrica, che è valutata tra il 35 e il 37%. Servono risorse importanti: circa 2/3 miliardi a livello regionale e 60 miliardi a livello nazionale, vere e proprie ‘grandi opere’, che dovrebbero essere finanziabili anche con la fiscalità generale.
Un documento chiaro, nonostante la lunghezza. Ora andrebbe “reso digeribile” per dare seguito amministrativo alle cose scritte e per dimostrare il rispetto della volontà popolare. La palla, o meglio, la brocca, adesso dal partito è finita in mano agli enti locali, sempre in attesa che il Governo riesca a dare seguito alle dichiarazioni del ministro Clini, che auspica un percorso ben definito per la gestione di una risorsa sempre più preziosa come l’acqua.


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