Bossi si ricandida come segretario della Lega. Ma non sarà facile perché il suo maggior sfidante lo incalza e sta riscuotendo un grande successo in tutto il Nord urlando nei suoi comizi parole di rabbia, usando i toni più beceri della Lega:
- parla di come uscire dall’Euro facendo default economico, senza spiegare cosa succederebbe ai risparmi delle famiglie.
- incita alla rivolta fiscale, dicendo di non pagare le tasse perché considerate troppe e ingiuste.
- vaneggia di non pagare il debito pubblico.
- offende gli altri partiti, sottolineando che loro sono sempre stati un movimento.
- ha parole dure contro gli immigrati appellandoli con i soliti stereotipi vagamente razzisti e ribadendo la sua forte contrarietà a ogni tipo di revisione della legge sull’immigrazione.
- utilizza il solito ritornello di Roma Ladrona, con il governo centrale che pensa solo a “rubare”, declassando la mafia a “male minore” rispetto alle “violenze” create dalla politica .
- non ha rispetto alcuno delle istituzioni, vituperando continuamente il Presidente della Repubblica Napolitano e le altre cariche dello Stato.
- parla di pulizia nei partiti, ma nonostante questo difende Bossi.
Il prossimo sfidante di Bossi per la segreteria della Lega è pronto e combattivo: Maroni non ha chance, Beppe Grillo è in pole position e ha la vittoria assicurata.
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