E’ iniziato il processo a Mladic, il boia di Srebrenica, arrestato un anno fa. L’ex capo militare delle forze serbo-bosniache, deve rispondere di due genocidi, cinque crimini contro l’umanità e quattro crimini di guerra, per un totale di 11 capi di accusa.
Mentre continua il viaggio nelle scuole pisane con Stefano Landucci per raccontare la nostra storia di Srebrenica (Sabato saremo al Pesenti di Cascina) vi consiglio di rinfrescarvi la memoria su quello che è stato definita ” la tragedia europea peggiore dopo l’Olocausto”. Per non dimenticare ecco due brevi video: il primo tratta una buona sintesi della guerra nei Balcani, con l’angosciante paura dei cecchini:
Il secondo, più amatoriale (l’abbiamo realizzato io e Stefano) racconta la vicenda di Srebrenica e le nostre impressioni nel giorno del 15° anniversario:
Perché ricordare ancora Srebrenica? Lo dice magistralmente il caro amico Miro Berretta, in una delle presentazioni del libro:
Srebrenica – per tentare una brutale sintesi- è una di quelle giornate dove una massa di persone si è sentita, per un giorno, Hitler e Mengele insieme: di una etnia hanno tentato di sterminare gli inseminatori e si sono immediatamente adoprati per sostituirli.
E’ indicibile, ma va detto.
E’ inimmaginabile, ma va immaginato.
E’ irraccontabile, ma va raccontato.
Dell’esplosione dei Balcani tutti abbiamo un ricordo vago, chi più chi meno. Fatto di flash.
E’ già buono se li mettiamo insieme. E magari, dopo, lo faremo.
Parliamo pochissimo -anche ora che li abbiamo tutti acchiappàti, non accoppàti- di Hadzic, Karadzic e Mladic.
Perché il nazifascismo l’abbiamo sconfitto, il capitalismo socialistoide di stato l’abbiamo sfiancato, l’integralismo islamico l’abbiamo ridimensionato parecchio.
L’”etnicismo”, no. Lo abbiamo addosso anche noi. Non possiamo dire che è altro da noi. Abbiamo tentato -poco, male e tardi- di fermarlo. Ma non l’abbiamo fermato noi.
E allora la mia risposta è questa: ci piace dipingere solo il drago che San Giorgio ha abbattuto.
Parliamo del Male solo se possiamo vantarci del Bene che lo ha sconfitto.
Lascia un commento